Una luce nel labirinto

Una luce nel labirinto
Non arrendersi mai.

una luce nel labirinto

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Non sottomettersi mai.

giovedì 30 luglio 2020

Coscienza e organizzazione per un mondo nuovo.

Coscienza ed organizzazione per un mondo nuovo.

Nel mondo vi sono due miliardi di esseri umani sottoalimentati, 50 milioni di bambini muoiono ogni anno per inedia, milioni di donne per soddisfare le proprie necessità materiali sono costrette a vendere il proprio corpo, milioni di lavoratrici e lavoratori offrono le proprie braccia e il proprio cervello per salari da fame e molti operano in reale schiavitù, altri milioni offrono la propria opera per salari migliori, ma sempre più poveri e devono fare i salti mortali per sopravvivere, altri ancora agiscono “nell’esercito di riserva” della disoccupazione e sono sempre più in crescita. Si va in pensione sempre più tardi e l’assegno si decurta ogni anno di più per la carenza d’indicizzazione. Gl’iscritti alla scuola calano ogni anno di più e l’istituto scolastico diviene sempre più riservato perlopiù alle classi più abbienti. La sanità a parole è garantita per tutti, nei fatti milioni di persone non si curano per limiti finanziari… Secondo gli ultimi dati dell’O.M.S. nel mondo muoiono circa 57 milioni di persone, il 54 % delle morti sono dovute a dieci malattie:

15, 2  milioni muoiono per cardiopatie e ictus ischemici;

3 milioni  per malattia polmonare ostruttiva;

1,6 milioni per diabete;

3 milioni per infezioni respiratorie inferiori;

1,4 milioni per malattie diarroiche;

1,3 milioni per tubercolosi;

1,0 per aids;

1,8 milioni per cancro;

1,4 milioni per incidenti stradali;

2,5 milioni per demenza senile.

Il 78 % dei decessi è avvenuto in Paesi a basso e medio reddito.

Per malattie varie muoiono di più i poveri dei ricchi!

I morti per infortuni sul lavoro  sono stati 4,9 milioni.

 I trasporti garantiscono qualità e quantità a certe categorie, non certamente ai pendolari che viaggiano su treni vetusti . La natura è sfruttata al massimo e non viene curata, nonostante i proclami.

Questa in sintesi è la realtà del sistema attuale… eppure i detentori del potere economico-finanziario, i politici loro rappresentanti, i pugilatori a pagamento con lingua da schiavi, i mass-media cercano in tutti i modi di nasconderla e farla apparire totalmente diversa. Per evitare che i lavoratori, che non hanno patria, così come il capitale, che non rimane imprigionato in una singola nazione, comprendano la realtà, nella quale Gli Stati sono solo un aspetto geografico in un mondo interconnesso e unitario,  e si uniscano per lottare per una diversa realtà economico-sociale, cercano in tutti i modi di dividere la classe lavoratrice mettendo gli uni contro gli altri per diversità di colore della pelle, della razza, della religione, della  nazione, del sesso, dell’età.

Eppure tutti costoro sembrano che discettano sull’universo mondo e su come affrontare le problematiche varie, ma alla fine…”Verba volant, scripta manent.” Tutti fanno a gara per apparire “con più cuore”. Tutti vogliono apparire come individui attenti alle sorti dell’umanità. Tutti vendono le loro proposte come le migliori. Tutti a difesa dell’attuale sistema senza cuore e disumano.

Se costoro hanno un cuore, ce l’hanno dove non batte mai il sole!

 La classe lavoratrice in questa fase storica, purtroppo, è debole materialmente e spiritualmente, carente nella coscienza e preda della propaganda istigatrice del suicidio degli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori.  La storia non è statica, è dinamica e, partendo da questo concetto, bisogna che in questo periodo storico cresca la coscienza e l’organizzazione, perché il futuro riserverà situazioni inimmaginabili oggi nella lotta tra le potenze per la conservazione o la supremazia nei mercati mondiali, in cui sarà necessario avere una mente consapevole alla guida di un corpo unito, compatto, organizzato. La coscienza è importante, ma lo è altresì l’organizzazione. Tempi bui si addensano nel cielo per chi vive offrendo al mercato il proprio cervello e le proprie braccia! La situazione a seguito del Covid-19 si presenta critica per la classe lavoratrice. In Italia crescono gli appelli confindustriali per una maggiore flessibilità nell’uso della forza lavoro, pensando anche di sospendere le ferie, e per il non rinnovo dei contratti collettivi scaduti, che coinvolgono l’ 80% dei dipendenti. Da marzo ad oggi sono andati persi 600.000 posti di lavoro, dati Istat. Secondo la Bce, senza Cig la disoccupazione in Italia sarebbe al 25%. In Francia  si chiede la totale disponibilità ai lavoratori. Gl’imprenditori francesi sono stati aiutati dal governo che ha allentato le norme del codice del lavoro in termini di orari, riposi e godimenti delle ferie e possibili riduzioni salariali. In Germania si teme un milione di disoccupai in più, soprattutto nel lavoro temporaneo e nei minijob, ma anche in tante piccole fabbriche che non godono delle coperture assicurative delle grandi. In tutta la UE la realtà e simile. Negli Usa i disoccupati hanno toccato le 40 milioni di unità. Nella nota dell’Organizzazione internazionale del lavoro si legge:

” i giovani sono le vittime principali delle conseguenze sociali ed economiche della pandemia; sono colpiti in modo sproporzionato attraverso molteplici sconvolgimenti: l’interruzione dei percorsi di formazione ed istruzione, la perdita di posti di lavoro e di reddito, e maggiori difficoltà a trovare un lavoro.”

In questa dimensione, che vedrà Stati ed aziende che si rafforzeranno ed altri che si indeboliranno o, addirittura, spariranno. In questa lotta senza quartiere tra le potenze mondiali, la classe lavoratrice , nelle condizioni in cui si trova, carente nella coscienza e nell’organizzazione, è il vaso di coccio e rischia di pagare prezzi enormi.

E’ necessario quindi non lasciarsi incantare dalle sirene, dai pugilatori a pagamento con lingua da schiavi, ma prendere coscienza della realtà e lottare per difendersi nell’immediato e nel futuro.

Oggi rivendicando:

1)      Pagamento delle tasse da parte di tutti, prendendo ad esempio sistemi dove l’evasione fiscale e contributiva è minima. Di conseguenza riduzione per tutti;

2)      Riduzione dell’orario di lavoro per aumentare l’occupazione;

3)      Salario universale in modo tale che nei vari cicli del capitalismo ogni persona possa  non dico vivere,

ma sopravvivere;

4)      Indicizzazione delle pensioni;

5)      Riforma della sanità , privilegiando la pubblica, in un indirizzo che privilegi quella di base.

6)      Riforma della scuola, tenendo in maggiore considerazione la pubblica;

7)      Riforma dei trasporti, portando l’alta velocità in più aree del Paese e migliorando le altre linee, in

ispecie quelle dei pendolari, senza dimenticare il miglioramento di tante strade provinciali e statali;

8)      Cura della natura ed interventi sul territorio;

9)      Agevolare la maggiore dimensionalità delle  imprese;

10)   Dare spazio all’edilizia pubblica per venire incontro al bisogno di casa di tante famiglie.

Nello storico lavorare per migliorare la coscienza e l’organizzazione per essere pronti ad uscire dall’abisso dell’inferno capitalistico ed “ uscir a riveder le stelle.”

 

 

 


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