Coscienza ed organizzazione per un mondo nuovo.
Nel mondo vi sono due miliardi di
esseri umani sottoalimentati, 50 milioni di bambini muoiono ogni anno per
inedia, milioni di donne per soddisfare le proprie necessità materiali sono
costrette a vendere il proprio corpo, milioni di lavoratrici e lavoratori
offrono le proprie braccia e il proprio cervello per salari da fame e molti
operano in reale schiavitù, altri milioni offrono la propria opera per salari
migliori, ma sempre più poveri e devono fare i salti mortali per sopravvivere,
altri ancora agiscono “nell’esercito di riserva” della disoccupazione e sono
sempre più in crescita. Si va in pensione sempre più tardi e l’assegno si
decurta ogni anno di più per la carenza d’indicizzazione. Gl’iscritti alla
scuola calano ogni anno di più e l’istituto scolastico diviene sempre più
riservato perlopiù alle classi più abbienti. La sanità a parole è garantita per
tutti, nei fatti milioni di persone non si curano per limiti finanziari…
Secondo gli ultimi dati dell’O.M.S. nel mondo muoiono circa 57 milioni di
persone, il 54 % delle morti sono dovute a dieci malattie:
15, 2 milioni muoiono per cardiopatie e ictus
ischemici;
3 milioni per malattia polmonare ostruttiva;
1,6 milioni per diabete;
3 milioni per infezioni
respiratorie inferiori;
1,4 milioni per malattie
diarroiche;
1,3 milioni per tubercolosi;
1,0 per aids;
1,8 milioni per cancro;
1,4 milioni per incidenti
stradali;
2,5 milioni per demenza senile.
Il 78 % dei decessi è avvenuto in
Paesi a basso e medio reddito.
Per malattie varie muoiono di più
i poveri dei ricchi!
I morti per infortuni sul lavoro sono stati 4,9 milioni.
I trasporti garantiscono qualità e quantità a
certe categorie, non certamente ai pendolari che viaggiano su treni vetusti .
La natura è sfruttata al massimo e non viene curata, nonostante i proclami.
Questa in sintesi è la realtà del
sistema attuale… eppure i detentori del potere economico-finanziario, i
politici loro rappresentanti, i pugilatori a pagamento con lingua da schiavi, i
mass-media cercano in tutti i modi di nasconderla e farla apparire totalmente
diversa. Per evitare che i lavoratori, che non hanno patria, così come il
capitale, che non rimane imprigionato in una singola nazione, comprendano la
realtà, nella quale Gli Stati sono solo un aspetto geografico in un mondo
interconnesso e unitario, e si uniscano
per lottare per una diversa realtà economico-sociale, cercano in tutti i modi
di dividere la classe lavoratrice mettendo gli uni contro gli altri per
diversità di colore della pelle, della razza, della religione, della nazione, del sesso, dell’età.
Eppure tutti costoro sembrano che
discettano sull’universo mondo e su come affrontare le problematiche varie, ma
alla fine…”Verba volant, scripta manent.” Tutti fanno a gara per apparire “con
più cuore”. Tutti vogliono apparire come individui attenti alle sorti dell’umanità.
Tutti vendono le loro proposte come le migliori. Tutti a difesa dell’attuale
sistema senza cuore e disumano.
Se costoro hanno un cuore, ce l’hanno
dove non batte mai il sole!
La classe lavoratrice in questa fase storica,
purtroppo, è debole materialmente e spiritualmente, carente nella coscienza e
preda della propaganda istigatrice del suicidio degli interessi delle
lavoratrici e dei lavoratori. La storia
non è statica, è dinamica e, partendo da questo concetto, bisogna che in questo
periodo storico cresca la coscienza e l’organizzazione, perché il futuro
riserverà situazioni inimmaginabili oggi nella lotta tra le potenze per la
conservazione o la supremazia nei mercati mondiali, in cui sarà necessario
avere una mente consapevole alla guida di un corpo unito, compatto,
organizzato. La coscienza è importante, ma lo è altresì l’organizzazione. Tempi
bui si addensano nel cielo per chi vive offrendo al mercato il proprio cervello
e le proprie braccia! La situazione a seguito del Covid-19 si presenta critica
per la classe lavoratrice. In Italia crescono gli appelli confindustriali per
una maggiore flessibilità nell’uso della forza lavoro, pensando anche di
sospendere le ferie, e per il non rinnovo dei contratti collettivi scaduti, che
coinvolgono l’ 80% dei dipendenti. Da marzo ad oggi sono andati persi 600.000
posti di lavoro, dati Istat. Secondo la Bce, senza Cig la disoccupazione in
Italia sarebbe al 25%. In Francia si
chiede la totale disponibilità ai lavoratori. Gl’imprenditori francesi sono
stati aiutati dal governo che ha allentato le norme del codice del lavoro in
termini di orari, riposi e godimenti delle ferie e possibili riduzioni
salariali. In Germania si teme un milione di disoccupai in più, soprattutto nel
lavoro temporaneo e nei minijob, ma anche in tante piccole fabbriche che non
godono delle coperture assicurative delle grandi. In tutta la UE la realtà e
simile. Negli Usa i disoccupati hanno toccato le 40 milioni di unità. Nella
nota dell’Organizzazione internazionale del lavoro si legge:
” i giovani sono le vittime
principali delle conseguenze sociali ed economiche della pandemia; sono colpiti
in modo sproporzionato attraverso molteplici sconvolgimenti: l’interruzione dei
percorsi di formazione ed istruzione, la perdita di posti di lavoro e di
reddito, e maggiori difficoltà a trovare un lavoro.”
In questa dimensione, che vedrà
Stati ed aziende che si rafforzeranno ed altri che si indeboliranno o,
addirittura, spariranno. In questa lotta senza quartiere tra le potenze
mondiali, la classe lavoratrice , nelle condizioni in cui si trova, carente
nella coscienza e nell’organizzazione, è il vaso di coccio e rischia di pagare
prezzi enormi.
E’ necessario quindi non
lasciarsi incantare dalle sirene, dai pugilatori a pagamento con lingua da
schiavi, ma prendere coscienza della realtà e lottare per difendersi nell’immediato
e nel futuro.
Oggi rivendicando:
1) Pagamento
delle tasse da parte di tutti, prendendo ad esempio sistemi dove l’evasione
fiscale e contributiva è minima. Di conseguenza riduzione per tutti;
2) Riduzione
dell’orario di lavoro per aumentare l’occupazione;
3) Salario
universale in modo tale che nei vari cicli del capitalismo ogni persona possa non dico vivere,
ma sopravvivere;
4) Indicizzazione
delle pensioni;
5) Riforma
della sanità , privilegiando la pubblica, in un indirizzo che privilegi quella
di base.
6) Riforma
della scuola, tenendo in maggiore considerazione la pubblica;
7) Riforma
dei trasporti, portando l’alta velocità in più aree del Paese e migliorando le
altre linee, in
ispecie quelle
dei pendolari, senza dimenticare il miglioramento di tante strade provinciali e
statali;
8) Cura
della natura ed interventi sul territorio;
9) Agevolare
la maggiore dimensionalità delle
imprese;
10) Dare
spazio all’edilizia pubblica per venire incontro al bisogno di casa di tante
famiglie.
Nello storico lavorare per
migliorare la coscienza e l’organizzazione per essere pronti ad uscire dall’abisso
dell’inferno capitalistico ed “ uscir a riveder le stelle.”
Nessun commento:
Posta un commento