Una luce nel labirinto

Una luce nel labirinto
Non arrendersi mai.

una luce nel labirinto

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Non sottomettersi mai.

lunedì 18 dicembre 2017

E il popolo...


E il POPOLO? Ci dice Mussolini chi è il POPOLO.

" ....il popolo non fu mai definito. È una entità meramente astratta, come entità politica. Non si sa dove cominci esattamente, né dove finisca. L'aggettivo di sovrano applicato al popolo è una tragica burla. Il popolo tutto al più, delega, ma non può certo esercitare sovranità alcuna.... I sistemi rappresentativi appartengono più alla meccanica che alla morale.... Al popolo non resta che un monosillabo per affermare e obbedire. La sovranità gli viene lasciata solo quando è innocua o è reputata tale, cioè nei momenti di ordinaria amministrazione....quando gli interessi supremi di un popolo sono in gioco, anche i Governi ultrademocratici si guardano bene dal rimetterli al giudizio del popolo stesso.
(Mussolini, in Preludio al Machiavelli, in Gerarchia dell'aprile 1924. S.e.D., vol. IV, pagg. 109- 110).

“ Il pubblico è come un bambino di undici anni, neanche tanto intelligente". - "La media degli Italiani è un ragazzo di seconda media che nemmeno siede al primo banco.....E' a loro che devo parlare". (S. Berlusconi)

Democrazia e fascismo: due facce della stessa medaglia. Ambedue i sistemi sono utili per perpetuare il giogo capitalistico e del profitto, per  eternare il disegno degli sfruttatori sugli sfruttati. Si avvicinano nuove elezioni ed ogni partito parlamentare, nessuno dei quali rinnega il sistema delle classi, enuncia promesse varie per illudere gli elettori di un futuro migliore, dopo che per decenni la cosiddetta destra e la cosiddetta sinistra hanno contribuito a peggiorare la realtà di vita e di lavoro di tanti lavoratori e lavoratrici, smantellando il sistema pensionistico, delle liquidazioni, degli scatti di anzianità, del mercato del lavoro. Si sta sempre peggio, almeno per quanto riguarda i lavoratori ed i pensionati, ed essi, fieri di quanto ottenuto per il capitale, continuano a parlare ed a promettere un futuro migliore, che non potrà mai esserci per opera loro e del capitale. Anzi, se si rimane soggiogati  dalle loro parole, il futuro potrà essere ancora peggiore. Il nemico non è l’immigrato! Tanti stanno tornando nel loro Paese, vista la situazione in Europa. I dati Istat, inoltre, chiariscono che in un anno l’Italia è calata come popolazione di 200.000 unità, nonostante la fantasiosa invasione. L’immigrazione fa parte della storia dell’umanità. E’ sempre esistita e sempre esisterà, almeno in questa forma nel capitalismo. L’immigrato è parte della nostra classe e vederlo come un nemico giova al sistema per applicare la divisione e comandare. Il vero nemico è il sistema capitalistico che non soddisfa le esigenze materiali e spirituali di miliardi di esseri umani. E’ con lui che bisogna prendersela. Con chi costringe a vivere una vita sempre in bilico che si lavori o no; con chi ci da stipendi magri; con chi ci obbliga a lavorare in condizioni precarie e schiavistiche; con chi ci manda in pensione quasi vicini alla morte; con chi, nonostante le tasse, non ci assicura un’assistenza sanitaria adeguata; con chi ci offre una scuola sempre più fabbrica e non palestra d’insegnamento; con chi assicura una rete di trasporti decenti solo per certe classi; con chi oscura la voglia di conoscere per essere liberi, almeno spiritualmente; con chi propaganda l’individualismo, proprio della classe borghese, e non il comune, proprio della classe lavoratrice e della stessa società. Dobbiamo prendere coscienza che la nostra forza è nel numero e che solo la sua compattezza può portarci a dimensioni economico-sociali diverse e migliori. Oggi nel chiedere stipendi decenti, riduzione dell’orario di lavoro per aumentare l’occupazione, forme di stipendio anche da disoccupati, già esistenti in altri Paesi europei, abolizione della legge Fornero e del jobs act, domani per determinare una società in cui ogni essere umano possa soddisfare ogni sua necessità materiale e morale.