Una luce nel labirinto

Una luce nel labirinto
Non arrendersi mai.

una luce nel labirinto

una luce nel labirinto
Non sottomettersi mai.

venerdì 24 febbraio 2017

Superare il capitalismo.

Superare il capitalismo. “Il capitalismo per il suo auto sostentamento avrà bisogno nel tempo di sempre più schiavi e che questi lottino furiosamente l’uno conto l’altro per far si che diminuiscano progressivamente sia le loro retribuzioni sia i loro diritti…” Marx. Viviamo una fase storica in cui la lotta per il profitto realizza la diminuzione delle retribuzioni, la perdita di diritti, maggiore intensità nell’utilizzo della forza lavoro, più sfruttamento . A questa realtà si accompagna una crescita della disoccupazione e forme contrattuali che legalizzano il lavoro nero. Per vivere una vita decente non basta più avere un lavoro, non bastano, in molti casi, neanche averne due. Chi è costretto a vendere le proprie braccia o la propria mente per vivere, vede il presente ed il futuro sempre più incerti. E’ il capitalismo! I pugilatori a pagamento con lingua da schiavi, pur di allontanare le menti dal vedere la vera causa di questa situazione, creano falsi nemici pur di dividere i lavoratori. Fanno sembrare che un governo diverso, dei politici diversi, dei programmi diversi possano mutare la realtà. Ma essa ha la testa dura e non cambia mai in meglio per chi lavora, per il semplice motivo che il capitalismo è basato sullo sfruttamento dell’uomo sull’uomo e sul profitto, sui rapporti di produzione, sulle classi. Se non ci si libera delle basi del sistema attuale, mai l’umanità potrà vivere una vita vera e “goderla in tutto il suo splendore”. Coloro che, nella storia, hanno propagandato e propagandano la riformabilità del capitalismo o sono degl’illusi, se sono in buna fede, o sono degl’ignoranti. Il capitalismo non è riformabile! Vi possono essere momenti storici in cui la lotta dei lavoratori porta a condizioni migliori di lavoro e di vita, ma, appena la forza del movimento cala, anche per mutamenti economico-sociali, il capitale si riprende con gl’interessi ciò che ha dovuto concedere. I pugilatori a pagamento con lingua da schiavi che dicono che non c’è altra società possibile e che propagandano il fallimento del comunismo, prendendo ad esempio la Russia, la Cina ed altre realtà, nelle quali solo loro hanno visto quella forma socio-economica, sono dei falsari della storia. Il tentativo di costruzione di una società comunista, a parte l’esperienza della Comune di Parigi, ha visto nella storia solo l’esperienza della Rivoluzione di ottobre in Russia, che con l’avvento di Stalin ha significato la controrivoluzione e l’instaurazione di un sistema capitalistico di Stato. Dire diversamente è, come minimo, mancanza di cultura. “Abbiamo detto sempre nettamente che questa vittoria non sarà duratura, se non sarà sorretta dalla rivoluzione proletaria in Occidente e che l’unica valutazione giusta della nostra rivoluzione può essere fatta solo dal punto di vista internazionale” Lenin, 1920 L’essere umano che spera e sogna, fin dalla nascita, una vita serena e di soddisfazioni materiali ed intellettuali non vedrà mai realizzare quanto sperato e sognato nel sistema capitalistico. Pensare che ciò avvenga con Tizio o Caio è vera e pura illusione. Il capitalismo ha le sue leggi! O le si accetta o le si supera. Le guerre, la miseria, la disoccupazione, la disuguaglianza, lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, l’incertezza nel presente e nel futuro sono insite in questo sistema. Se si accetta il capitalismo, si accettano le realtà di cui sopra e mai alcun “ciarlatano borghese della politica borghese” potrà cambiarle, al di là delle frasi roboanti, ma prive di contenuto, sulla libertà, sull’uguaglianza, sulla giustizia, sull’amore, sul futuro. Le leggi del capitale si eliminano solo e soltanto superando il suo sistema. “ Ma la democrazia pura e semplice è incapace di sanare i mali sociali. L’eguaglianza democratica è una chimera. La lotta dei poveri contro i ricchi non può essere combattuta sul terreno della democrazia o della politica. Anche questo grado è dunque puramente transitorio, l’ultimo mezzo puramente politico che ancora dev’essere sperimentato e dal quale deve svilupparsi un nuovo elemento, un principio che oltrepassa la politica. Questo principio è il socialismo.” F. Engels. “ Lineamenti di una critica dell’economia politica”. Le forze politiche borghesi parlano, parlano, parlano …ma solo di ciò che interessa alla borghesia . Per le banche i soldi ci sono, per i disoccupati, per chi perde il posto di lavoro sono scarsi ed a tempo breve! Il motivo è semplice: in questo sistema domina il profitto, non le esigenze dell’essere umano. Se si vuole avere un mondo migliore, in cui ogni persona possa vivere la vita e non sopravvivere ad essa, bisogna convincersi che l’unica strada possibile è una società in cui “ognuno da secondo le sue capacità e riceve secondo le sue necessità.” “ …il comunismo in quanto effettiva soppressione della proprietà privata quale autoalienazione dell’uomo, e però in quanto reale appropriazione dell’umana essenza da parte dell’uomo e per l’uomo; e in quanto ritorno completo, consapevole, compiuto conservando tutta la ricchezza dello sviluppo precedente, dell’uomo per se quale uomo sociale, cioè uomo umano. Questo comunismo è, in quanto compiuto naturalismo, umanismo… è la verace soluzione del contrasto dell’uomo con la natura e con l’uomo; la verace soluzione del conflitto fra esistenza ed essenza, fra oggettivazione e affermazione soggettiva, fra libertà e necessità, fra individuo e genere. E’ il risolto enigma della storia e si sa come tale soluzione.” K. Marx “Manoscritti economici filosofici”