Una luce nel labirinto

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Non arrendersi mai.

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Non sottomettersi mai.

domenica 28 settembre 2014

Ciarlatani e pugilatori a pagamento con lingua da schiavi.

Ciarlatani e pugilatori a pagamento con lingua da schiavi contro la classe lavoratrice. Il governo Renzi, appoggiato da tutti i poteri economico-finanziari, sta portando avanti una politica contro la classe lavoratrice feroce, nascondendo la sua azione dietro una tattica comunicativa tesa a fa sembrare la sua azione di rottura con il passato, con gli apparati economico-finanziari e partitici. Usa la parola riforma, che ha sempre significato voler trasformare situazioni sociali in modo migliore rispetto al passato, per peggiorare la realtà di chi lavora ed allontanare i cittadini dalle scelte elettive, vedi falsa eliminazione delle province, l’italicum, peggio della legge Acerbo di Mussoliniana memoria, e nuova elezione del senato. Ha superato anche l’ipocrisia dell’etica e della morale, vedi i rapporti con B. e Verdini, vedi le nuove norme sull’amministrazione delle leggi. Ha cercato di nascondere la sua azione contro i lavoratori con l’elargizione di 80 € fino a 26.000 € di reddito, ma nel contempo la Tari, la Tasi, le addizionali comunali hanno contribuito ad azzerare quel buono mensile. Subito però ha legiferato sui contratti a termine ed apprendistato peggiorando la realtà precedente. Nulla ha fatto contro l’evasione fiscale e contributiva, contro la corruzione, veri cancri della società. Nulla ha fatto per riscuotere i 550 md. di credito per evasione. Con questi soldi il problema del debito italiano sarebbe quasi del tutto risolto e si potrebbe avviare una politica d’investimenti tesa, nell’arco di un medio periodo, a creare un apparato produttivo ad alto contenuto tecnologico, concentrato ed in grado di competere con i paesi più avanzati e non con quelli con produzione a basso contenuto tecnologico. Lasciamo stare poi le varie promesse non mantenute sui tempi del suo programma, sulla scuola, sui crediti alle imprese. Alcuni giorni fa’, smentendo se stesso, Renzi, ciarlatano e pugilatore a pagamento con lingua da schiavo, ha fatto sapere che bisogna abolire l’art. 18 dello statuto dei lavoratori, dicendo, insieme ad altri falsificatori della realtà, che lo richiede la modernità, che sarebbe un atto di giustizia,tale concetto ha espresso pure Napolitano, che da giovane era iscritto ai Guf (Gruppi universitari fascisti), che tale norma non esisterebbe in alcun paese al mondo. Invece il reintegro esiste quasi tutti i Paesi industrializzati. In Cina ad esempio, ripeto in Cina, la legge sul lavoro è stata aggiornata a gennaio del 2008. I dipendenti possono essere licenziati solo se il datore di lavoro è in grado di presentare un giustificato motivo. Questo vale anche per il periodo di prova che varia da un mese a sei mesi a seconda della durata del contratto. E’ vietato il licenziamento in caso di malattie dovute all’attività professionale presso l’azienda, con un’anzianità di 15 anni nella stessa azienda e se mancano 5 anni alla pensione. In Germania, e Renzi aveva detto di voler fare come la Germania, ma non lo fa, il licenziamento senza giusta causa è considerato illegittimo e deve essere risarcito con il reintegro sul posto di lavoro. Comunque l’azienda che volesse licenziare un dipendente deve comunicarlo al consiglio d’azienda. Se il sindacato riterrà non fondato il provvedimento, il lavoratore ha il diritto di rimanere al suo posto fino al termine del processo. Se il giudice riterrà l’azione aziendale non giustificata, il lavoratore viene reintegrato in modo effettivo nell’organico. Semmai sono le norme che Renzi e compagnia voglio inserire nel mercato del lavoro che sono solo italiane, né tedesche né danesi. Il reddito di cittadinanza o salario garantito esiste in Germania ed in altri Paesi, oltre al contributo per l’affitto di una casa e per le spese elettriche e del gas senza termine. L’unico obbligo per il lavoratore è di dover accettare un nuovo lavoro con al massimo un rifiuto. Alcuni pugilatori a pagamento con lingua da schiavi portano ad esempio il nuovo codice del lavoro spagnolo, dicendo che la Spagna ha aumentato il Pil di qualche punto, nel 2007 è scesa di circa il 25 % ed è ancora su quei livelli. Ebbene nel Paese iberico i disoccupati sono aumentati, non diminuiti, ed il 36% dei nuovi contratti è ad ore. Manodopera precaria quindi a basso prezzo. Il costo del lavoro italiano, altro elemento di lamentela dei ciarlatani è il costo del lavoro, che uno tra i più bassi d’Europa. I salari poi sono tra i più bassi del mondo. Il motivo vero di questo attacco feroce alle condizione dei lavoratori è il tentativo di conservare i privilegi per il profitto e la rendita e scaricare il peso dell’attuale situazione sulle spalle dei lavoratori, aumentando lo sfruttamento e diminuendo i salari. La classe lavoratrice può difendersi da questo attacco unendo le forze e rivendicando l’abolizione del precariato e la stabilizzazione di due forme contrattuali, uno a tempo indeterminato e l’altro a tempo determinato, circonscritto nel tempo ed in poche situazioni anomali e non programmabili; salario garantito per i disoccupati; riduzione dell’orario di lavoro per dare lavoro a più persone; età pensionabile a 55 anni per le donne e 60 per gli uomini. I soldi ci sono! Non è vero che non ci sono! Tutti devono pagare le tasse! E bisogna che si faccia una lotta seria e severa alla corruzione, all’auto riciclaggio, alla delinquenza con camicia e cravatta. L’italia dopo Mussolini, Berlusconi, si trova Renzi. Anche i primi due dicevano di voler fare la rivoluzione e se la prendevano con la plutocrazia ed i poteri forti a parole, nei fatti facevano i loro interessi. Renzi dice di stare dalla parte di chi si spacca la schiena, per inciso lui non ha mai lavorato in vita sua, ma solo per spaccarglierla ancora di più, non per alleggerirgli il peso e la fatica quotidiana. Sta a noi non passare per fessi e lasciarci ingannare ancora una volta! “Non c’è lavoro, l’Italia arranca, avanza impavido Camicia bianca. Azzannai deboli ma non le banca. Ha proprio fegato Camicia bianca. Perfino i vescovi scrollano la panca, ma non ispirano camicia bianca. Mezzo Paese stenta a campà. Ehi del governo quale novità? Andremo avanti a destra ed a manca, e voi tenetevi Camicia bianca.” A. Fusinato

martedì 23 settembre 2014

Ciarlatani e pugilatori a pagamento....

Ciarlatani e pugilatori a pagamento con lingua da schiavi contro la classe lavoratrice. Il governo Renzi, appoggiato da tutti i poteri economico-finanziari, sta portando avanti una politica contro la classe lavoratrice feroce, nascondendo la sua azione dietro una tattica comunicativa tesa a fa sembrare la sua azione di rottura con il passato, con gli apparati economico-finanziari e partitici. Usa la parola riforma, che ha sempre significato voler trasformare situazioni sociali in modo migliore rispetto al passato, per peggiorare la realtà di chi lavora ed allontanare i cittadini dalle scelte elettive, vedi falsa eliminazione delle province, l’italicum, peggio della legge Acerbo di Mussoliniana memoria, e nuova elezione del senato. Ha superato anche l’ipocrisia dell’etica e della morale, vedi i rapporti con B. e Verdini, vedi le nuove norme sull’amministrazione delle leggi. Ha cercato di nascondere la sua azione contro i lavoratori con l’elargizione di 80 € fino a 26.000 € di reddito, ma nel contempo la Tari, la Tasi, le addizionali comunali hanno contribuito ad azzerare quel buono mensile. Subito però ha legiferato sui contratti a termine ed apprendistato peggiorando la realtà precedente. Nulla ha fatto contro l’evasione fiscale e contributiva, contro la corruzione, veri cancri della società. Nulla ha fatto per riscuotere i 550 md. di credito per evasione. Con questi soldi il problema del debito italiano sarebbe quasi del tutto risolto e si potrebbe avviare una politica d’investimenti tesa, nell’arco di un medio periodo, a creare un apparato produttivo ad alto contenuto tecnologico, concentrato ed in grado di competere con i paesi più avanzati e non con quelli con produzione a basso contenuto tecnologico. Lasciamo stare poi le varie promesse non mantenute sui tempi del suo programma, sulla scuola, sui crediti alle imprese. Alcuni giorni fa’, smentendo se stesso, Renzi, ciarlatano e pugilatore a pagamento con lingua da schiavo, ha fatto sapere che bisogna abolire l’art. 18 dello statuto dei lavoratori, dicendo, insieme ad altri falsificatori della realtà, che lo richiede la modernità, che sarebbe un atto di giustizia,tale concetto ha espresso pure Napolitano, che da giovane era iscritto ai Guf (Gruppi universitari fascisti), che tale norma non esisterebbe in alcun paese al mondo. Invece il reintegro esiste quasi tutti i Paesi industrializzati. In Cina ad esempio, ripeto in Cina, la legge sul lavoro è stata aggiornata a gennaio del 2008. I dipendenti possono essere licenziati solo se il datore di lavoro è in grado di presentare un giustificato motivo. Questo vale anche per il periodo di prova che varia da un mese a sei mesi a seconda della durata del contratto. E’ vietato il licenziamento in caso di malattie dovute all’attività professionale presso l’azienda, con un’anzianità di 15 anni nella stessa azienda e se mancano 5 anni alla pensione. In Germania, e Renzi aveva detto di voler fare come la Germania, ma non lo fa, il licenziamento senza giusta causa è considerato illegittimo e deve essere risarcito con il reintegro sul posto di lavoro. Comunque l’azienda che volesse licenziare un dipendente deve comunicarlo al consiglio d’azienda. Se il sindacato riterrà non fondato il provvedimento, il lavoratore ha il diritto di rimanere al suo posto fino al termine del processo. Se il giudice riterrà l’azione aziendale non giustificata, il lavoratore viene reintegrato in modo effettivo nell’organico. Semmai sono le norme che Renzi e compagnia voglio inserire nel mercato del lavoro che sono solo italiane, né tedesche né danesi. Il reddito di cittadinanza o salario garantito esiste in Germania ed in altri Paesi, oltre al contributo per l’affitto di una casa e per le spese elettriche e del gas senza termine. L’unico obbligo per il lavoratore è di dover accettare un nuovo lavoro con al massimo un rifiuto. Alcuni pugilatori a pagamento con lingua da schiavi portano ad esempio il nuovo codice del lavoro spagnolo, dicendo che la Spagna ha aumentato il Pil di qualche punto, nel 2007 è scesa di circa il 25 % ed è ancora su quei livelli. Ebbene nel Paese iberico i disoccupati sono aumentati, non diminuiti, ed il 36% dei nuovi contratti è ad ore. Manodopera precaria quindi a basso prezzo. Il costo del lavoro italiano, altro elemento di lamentela dei ciarlatani è il costo del lavoro, che uno tra i più bassi d’Europa. I salari poi sono tra i più bassi del mondo. Il motivo vero di questo attacco feroce alle condizione dei lavoratori è il tentativo di conservare i privilegi per il profitto e la rendita e scaricare il peso dell’attuale situazione sulle spalle dei lavoratori, aumentando lo sfruttamento e diminuendo i salari. La classe lavoratrice può difendersi da questo attacco unendo le forze e rivendicando l’abolizione del precariato e la stabilizzazione di due forme contrattuali, uno a tempo indeterminato e l’altro a tempo determinato, circonscritto nel tempo ed in poche situazioni anomali e non programmabili; salario garantito per i disoccupati; riduzione dell’orario di lavoro per dare lavoro a più persone; età pensionabile a 55 anni per le donne e 60 per gli uomini. I soldi ci sono! Non è vero che non ci sono! Tutti devono pagare le tasse! E bisogna che si faccia una lotta seria e severa alla corruzione, all’auto riciclaggio, alla delinquenza con camicia e cravatta. L’italia dopo Mussolini, Berlusconi, si trova Renzi. Anche i primi due dicevano di voler fare la rivoluzione e se la prendevano con la plutocrazia ed i poteri forti a parole, nei fatti facevano i loro interessi. Renzi dice di stare dalla parte di chi si spacca la schiena, per inciso lui non ha mai lavorato in vita sua, ma solo per spaccarglierla ancora di più, non per alleggerirgli il peso e la fatica quotidiana. Sta a noi non passare per fessi e lasciarci ingannare ancora una volta!