Una luce nel labirinto

Una luce nel labirinto
Non arrendersi mai.

una luce nel labirinto

una luce nel labirinto
Non sottomettersi mai.

sabato 11 giugno 2022

La vita è bella! Viviamola in tutto il suo splendore!

La vita è bella! Viviamola in tutto il suo splendore! Il capitalismo si presenta sempre con nuovi volti per nascondere la sua essenza, basata sul profitto, lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, sulla disuguaglianza, sull’ ingiustizia, sulla libertà finta, sulle guerre. L’essenza del capitalismo è la produzione per la produzione, per il profitto. Tutti coloro che non mettono in discussione questa natura, al di là delle parole, delle ideologie, delle demagogie sono per quanto sopra detto. Il nemico del capitalismo è il comunismo, ovvero la produzione per il consumo, base per il completo benessere del genere umano, per la libertà materiale e spirituale nella soddisfazione dei bisogni di ogni essere umano, senza la quale una persona non può essere tale e sentirsi in una dimensione sociale libera, eguale, fraterna. Per combattere l’avvento del comunismo e per allontanare l’umanità da questo sogno-realtà , scientificamente ultimo stadio dell’umanità, si usano ad esempio, facendoli passare per sistemi comunisti, capitalismi di Stato, capostipiti l’ Unione sovietica di Stalin o la Cina di Mao, ma anche quella odierna, e sistemi brutali di capitalismo di Stato che sono solo l’altra faccia della medaglia del capitalismo stesso. Intanto nel mondo vi sono 2 miliardi di esseri umani sottoalimentati, 50 milioni di bambini che muoiono d’inedia ogni anno, lavoratori, che pur avendo un lavoro, sono sulla soglia della povertà, anche in Europa e in Italia, bambini di pochi anni costretti a lavorare nell’estrazione del cobalto con un’aspettativa di vita molto breve, 850 milioni di persone che nei prossimi giorni rischiano la fame, Secondo l’ ILO ogni giorno nel mondo muoiono 6300 lavoratori per incidenti sul lavoro. Teniamo conto che sono dati che si basano sulle denunce presentate e che tante situazioni di tal tipo non vengono a galla. Ogni giorno vi sono più morti sul lavoro che nelle varie guerre a livello mondiale! In un anno vi sono 2.299.500 morti sul lavoro! Ma nessuno ne parla. I dati dell’ ILO, agenzia dell’ ONU, si basano su 187 Paesi, tanti sono gli Stati aderenti. Se si guardasse all’intero globo la realtà sarebbe ancora più tragica. Disoccupazione, salari da fame, lavoratori con un lavoro alla soglia della povertà, bambini sfruttati in tenera età, altri che muoiono d’ inedia, miliardi di persone sottoalimentate, donne costrette a non esprimere tutto il loro valore e, in molti casi, a vendersi l’anima e il corpo, anziani che dopo una vita di lavoro si ritrovano con una misera pensione, ragazzi portati ad allontanare i loro sogni di una vita serena e sicura ed a accontentarsi di lavori sempre più precari, non per vivere la vita, ma per sopravvivere ad essa, guerre, infami, crudeli, che il sistema fa sembrare quasi una partita di calcio. Questo è il capitalismo! Un essere umano non può accettare questa realtà! Merita di vivere la vita in tutto il suo splendore, perché la vita è bella e merita di essere vissuta in tutta la sua bellezza. E’ necessario prendere coscienza della realtà in cui viviamo e indirizzare la nostra azione verso l’ultima frontiera dell’umanità. Il capitalismo, fin dalla tenera età, lavora su di noi con le sue varie strutture per darci una mente che mette limiti a tutto, utilizzando spesso paura e terrore. Noi dobbiamo cercare di avere una mente e un cuore senza limiti, perché, spesso, non vi sono confini per l’essere umano se non quelli che si pone egli stesso. “ Noi ci chiamiamo comunisti. Che cos’è un comunista? Comunista è una parola latina. Comunista deriva dalla parola comune. La società comunista significa: tutto in comune, la terra, le fabbriche, il lavoro. Ecco cos’è il comunismo.” Lenin, I compiti delle associazioni giovanili. "
Cari Compagni, sì, Compagni, perché è un nome bello e antico che non dobbiamo lasciare in disuso; deriva dal latino “cum panis” che accomuna coloro che mangiano lo stesso pane. Coloro che lo fanno condividono anche l’esistenza con tutto quello che comporta: gioia, lavoro, lotta e anche sofferenze. È molto più bello Compagni che “Camerata” come si nominano coloro che frequentano stesso luogo per dormire, e anche di “Commilitone” che sono i compagni d’arme. Ecco, noi della Resistenza siamo Compagni perché abbiamo sì diviso il pane quando si aveva fame ma anche, insieme, vissuto il pane della libertà che è il più difficile da conquistare e mantenere. Oggi che, come diceva Primo Levi, abbiamo una casa calda e il ventre sazio, ci sembra di aver risolto il problema dell’esistere e ci sediamo a sonnecchiare davanti alla televisione. All’erta Compagni! Non è il tempo di riprendere in mano un’arma ma di non disarmare il cervello sì, e l’arma della ragione è più difficile da usare che non la violenza. Meditiamo su quello che è stato e non lasciamoci lusingare da una civiltà che propone per tutti autoveicoli sempre più belli e ragazze sempre più svestite. Altri sono i problemi della nostra società: la pace, certo, ma anche un lavoro per tutti, la libertà di accedere allo studio, una vecchiaia serena; non solo egoisticamente per noi, ma anche per tutti i cittadini." Mario Rigoni Stern

giovedì 2 giugno 2022

I girasoli non piangono mai.

A Pechino, il 19 novembre, all’interno dello Zhongnanhai, il complesso di edifici adiacente alla Città proibita, situato nel centro di Pechino, adibito prima a sede del partito unico, poi del go verno della Repubblica Popolare e, infine, con l’istituzione della Repubblica Democratica Cinese, a sede del Presidente dell’intero Gabinetto di governo, il capo di Stato Ching Ye, il vicepresidente Ling Haifeng, il capo delle forze armate, il generale Chen Qiang, il primo ministro Tong Zetao, tutti i membri del governo della Repubblica Democratica, il leader supremo della Repubblica Po polare Democratica di Corea, Pak Song-chol, il Ministro delle forze armate popolari nordcoreano Mun Hyon-uk, alcuni eminen ti industriali di entrambi i Paesi e in collegamento video il presi dente della Federazione Russa Tereshchenko, si riunirono all’interno di una maestosa sala dove troneggiava l’immagine di un enorme drago dalla lingua di fuoco. Ching osservò i presenti con sguardo severo e dopo aver percorso il pentagonale tavolo rosso fiammante, si bloccò innanzi agli attenti interlocutori. «Signori, il dado è tratto! È la trappola di Tucidide... un con flitto ciclopico, orientato a segnare la storia del Paese e dei nostri profitti, si presenta dinanzi ai nostri occhi. Ci siamo addestrati decenni per questo evento! L’ascesa economica cinese ha prov veduto a scatenare tale inconciliabile congiuntura dopo anni di tensioni finanziarie internazionali». Il Presidente si arrestò a osservare il monumentale ritratto in cui spiccava il drago, personificazione di una storia traboccante di orgoglio cinese. «Gli Stati Uniti e l’Unione europea progettano piani di attacco da mesi e pare siano propensi a colpire presto secondo le infor mazioni più recenti. La dichiarazione di guerra del presidente Ra ken ci stimola a compiere un’iniziativa tesa a rafforzare il patriot tismo. L’accusa infondata di aver attaccato Seul è la dimostrazio ne del tentativo di compattare la popolazione occidentale contro i nostri Paesi». Il capo di Stato cinese riprese a percorrere meditabondo la sa la, prima di arrestarsi e continuare. «Gli americani ci hanno attribuito gli omicidi degli ex presi denti Trust e McCoy per raffigurarci ostili agli occhi del mondo, ne consegue, per la Cina, il dovere di rispondere coalizzando ogni cinese contro i nostri nemici tramite un’azione, per alcuni versi insostenibile, ma a ogni costo ineluttabile …