Una luce nel labirinto

Una luce nel labirinto
Non arrendersi mai.

una luce nel labirinto

una luce nel labirinto
Non sottomettersi mai.

venerdì 23 dicembre 2022

Una nuova frontiera per l'umanità.

E il POPOLO? Ci dice Mussolini chi è il POPOLO. " ....il popolo non fu mai definito. È una entità meramente astratta, come entità politica. Non si sa dove cominci esattamente, né dove finisca. L'aggettivo di sovrano applicato al popolo è una tragica burla. Il popolo tutto al più, delega, ma non può certo esercitare sovranità alcuna.... I sistemi rappresentativi appartengono più alla meccanica che alla morale.... Al popolo non resta che un monosillabo per affermare e obbedire. La sovranità gli viene lasciata solo quando è innocua o è reputata tale, cioè nei momenti di ordinaria amministrazione....quando gli interessi supremi di un popolo sono in gioco, anche i Governi ultrademocratici si guardano bene dal rimetterli al giudizio del popolo stesso. (Mussolini, in Preludio al Machiavelli, in Gerarchia dell'aprile 1924. S.e.D., vol. IV, pagg. 109- 110). “ Il pubblico è come un bambino di undici anni, neanche tanto intelligente". - "La media degli Italiani è un ragazzo di seconda media che nemmeno siede al primo banco.....E' a loro che devo parlare". (S. Berlusconi) Democrazia e fascismo: due facce della stessa medaglia. Ambedue i sistemi sono utili per perpetuare il giogo capitalistico e del profitto, per eternare il disegno degli sfruttatori sugli sfruttati. I vari partiti della borghesia non rinnegano il sistema delle classi, lo portano in trionfo, enunciano sempre promesse varie per illudere i cittadini di un futuro migliore, dopo che per decenni la cosiddetta destra e la cosiddetta sinistra hanno contribuito a peggiorare la realtà di vita e di lavoro di tanti lavoratori e lavoratrici, smantellando il sistema pensionistico, delle liquidazioni, degli scatti di anzianità, del mercato del lavoro. Si sta sempre peggio, almeno per quanto riguarda i lavoratori ed i pensionati, ed essi, fieri di quanto ottenuto per il capitale, continuano a parlare ed a promettere un nuovo avvenire, che non potrà mai esserci per opera loro e del capitale. Anzi, se si rimane soggiogati dalle loro parole, il domani potrà essere ancora peggiore. Si vedono già i prodromi con il nuovo governo. Il nemico non è l’immigrato! Tanti stanno tornando nel loro Paese, vista la situazione in Europa. I dati Istat, inoltre, chiariscono che in un anno l’Italia è calata come popolazione di oltre 200.000 unità, nonostante la fantasiosa invasione. L’immigrazione fa parte della storia dell’umanità. E’ sempre esistita e sempre esisterà, almeno in questa forma nel capitalismo. L’immigrato è parte della nostra classe e vederlo come un nemico giova al sistema per applicare la divisione e comandare. L’avversario non è qualsiasi membro della classe lavoratrice per differenti condizioni di lavoro o non lavoro, di stipendio, di condizione sociale, di sesso. Chiunque che per vivere o sopravvivere vende le proprie braccia o il proprio cervello fa parte della nostra comunità. Il vero nemico è il sistema capitalistico che non soddisfa le esigenze materiali e spirituali di miliardi di esseri umani. E’ con lui che bisogna prendersela. Con chi costringe a vivere una vita sempre in bilico, che si lavori o no; con chi ci da stipendi magri; con chi ci obbliga a lavorare in condizioni precarie e schiavistiche; con chi ci manda in pensione quasi vicini alla morte; con chi, nonostante le tasse, non ci assicura un’assistenza sanitaria adeguata; con chi ci offre una scuola sempre più fabbrica e non palestra d’insegnamento; con chi assicura una rete di trasporti decenti solo per certe classi; con chi oscura la voglia di conoscere per essere liberi, almeno spiritualmente; con chi propaganda l’individualismo, proprio della classe borghese, e non il comune, proprio della classe lavoratrice e della stessa società. Dobbiamo prendere coscienza che la nostra forza è nel numero e che solo la sua compattezza può portarci a dimensioni economico-sociali diverse e migliori. Oggi nel chiedere stipendi decenti, riduzione dell’orario di lavoro per aumentare l’occupazione, forme di stipendio anche da disoccupati, già esistenti in altri Paesi europei, abolizione della legge Fornero e del jobs act, domani per determinare una società in cui ogni essere umano possa soddisfare ogni sua necessità materiale e morale. Ogni essere umano sogna una vita serena, felice, in cui poter soddisfare i bisogni spirituali e materiali. In questo sistema questo desiderio s’infrange contro interessi contrari e differenti, che non uniscono, ma dividono l’umanità. E’ sul “ Divide et impera” che il capitalismo trae ogni giorno linfa vitale e perpetra la produzione per il profitto. Il comunismo,, al contrario, si basa su “ Da ognuno secondo le sue capacità, ad ognuno secondo le sue necessità” e su una produzione e distribuzione sociale, produzione per il consumo di tutta l’umanità. Ci dicono che un altro mondo sia impossibile, ci fanno vedere una realtà catastrofica, ci impongono sempre più sacrifici. Invece un’ altra frontiera è raggiungibile! C’è una realtà dove i sogni possono essere realtà: è il comunismo! “ La scissione della società in una piccola classe smisuratamente ricca e in una grande classe di salariati poveri fa sì che questa società soffoca nella sua stessa sovrabbondanza , mentre la grande maggioranza dei suoi membri è appena protetta , e spesso non lo è affatto, dall’estrema indigenza.” Engels “ Noi ci chiamiamo comunisti. Che cos’è un comunista? Comunista è una parola latina. Comunista deriva dalla parola comune. La società comunista significa: tutto in comune, la terra, le fabbriche, il lavoro. Ecco cos’è il comunismo.” Lenin Tocca a noi portare avanti le lancette della storia!

lunedì 12 dicembre 2022

Chi muore.

Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine, Ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, Chi non cambia la marcia, chi non rischia E cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce. Lentamente muore chi fa della televisione il suo guru. Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce Il nero sul bianco e i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, Proprio quelle che fanno brillare gli occhi, Quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, Quelle che fanno battere il cuore Davanti all’errore e ai sentimenti. Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, Chi è infelice sul lavoro, Chi non rischia la certezza per l’incertezza, Per inseguire un sogno, Chi non si permette almeno una volta nella vita Di fuggire ai consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, Chi non ascolta musica, Chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio, Chi non si lascia aiutare. Muore lentamente chi passa i giorni a lamentarsi Della propria sfortuna o della pioggia incessante. Lentamente muore chi abbandona un progetto Prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, Chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, Ricordando sempre che essere vivi Richiede uno sforzo di gran lunga maggiore Del semplice fatto di respirare. Soltanto l’ardente pazienza porterà Al raggiungimento di una splendida felicità. Chi muore Martha Medeiros

Capitalismo, mondo di " Disio senza speme".

Capitalismo, mondo di “Disio senza speme”. Comunismo, causa di tutta l’”Umanità”. L’essere umano ha da sempre desiderato una vita serena, tranquilla, libero dai bisogni. Ed ogni azione di qualsiasi individuo, al di là dei giudizi morali, è mossa dalla volontà di giungere a questo obiettivo. Quante volte abbiamo ascoltato qualcuno dire:” Ah …se avessi tanto denaro quante cose potrei fare. Farei questo…quest’altro…quest’altro ancora…”. La possibilità di una vita sognata in questo mondo passa attraverso il denaro e la sua quantità determina le condizioni di vita materiali. L’autonomia , l’emancipazione, la libertà sono dovuti allo “Schiavo giallo”, il denaro, battezzato così da Shakespeare. Questa prodigiosa materia capace di “rendere nero il bianco, bello il brutto, diritto il torto, nobile il basso, giovane il vecchio e valoroso il codardo.” Partendo da questa realtà ogni essere umano, dotato di intelligenza ed onestà intellettuale, dovrebbe ammettere che la persona non sarà mai libera di emanciparsi e non avrà mai pari opportunità se le condizioni materiali non saranno pari per tutti. Un essere umano non sarà mai libero se dovrà vendere il suo corpo o la sua anima per sopravvivere. E fin quando un solo essere umano è costretto ad elemosinare la vita, la società non può dirsi libera, giusta, eguale, fraterna. Ogni individuo ha i suoi desideri, i suoi sogni, ma in questo mondo per la quasi totalità rimangono desideri e sogni senza alcuna speranza di realizzazione. La conseguenza delle delusioni è prendersela con cause che sono effetti della causa principale: questa struttura socio-economica è fondata sull’interesse privato e non sociale. “ Se il ben inteso interesse è il principio di ogni morale, ciò che importa è che l’interesse privato dell’uomo coincida con l’interesse umano. Se l’uomo non è libero in senso materialistico, cioè se è libero non per la forza negativa di evitare questo o quello, ma per la capacità positiva di affermare la sua vera individualità, non si deve punire il delitto del singolo, ma distruggere i luoghi antisociali dove il delitto nasce, e dare a ciascuno nella società il posto di cui ha bisogno per l’estrinsecazione essenziale della sua vita. Se l’uomo è formato dalle circostanze , si devono rendere umane le circostanze. Se l’uomo è sociale per natura, egli sviluppa la sua vera natura solo nella società, e la potenza della sua natura deve trovare la sua misura non nella potenza dell’individuo singolo, ma nella potenza della società.” La sacra famiglia K. Marx, F. Engels. “Dobbiamo operare affinchè alcun essere umano sia schiavo di un altro essere umano né materialmente né moralmente. Dobbiamo creare un mondo basato sulla fratellanza, uguaglianza, libertà e, quindi, sulla pace, sull’amore, ove ognuno dia il suo contributo sociale e dalla società riceva la possibilità di soddisfare i suoi bisogni materiali e morali. Un mondo ove uomini e donne abbiano la possibilità di vivere come meglio credono e ove sono loro a decidere del presente e del futuro. Gli occhi oltre il cielo Giuseppe Calocero. C’è molto da fare! I mass-media dominanti propagandano sfiducia e rassegnazione, i loro luoghi comuni dicono che il mondo è stato sempre così e così sarà. Dicono falsità! Il mondo economico e sociale ha subito varie trasformazioni nella storia a seconda dello sviluppo delle forze produttive, è stato, è, sempre dinamico, mai statico. In ogni modello socio-economico, che si è succeduto nella storia, crescevano gli embrioni della società seguente. Nella società odierna vi sono gli embrioni della nuova frontiera dell’umanità. Bisogna accudirli, farli crescere! C’è molto da fare! “Per i suoi principi, il comunismo è al di sopra del dissidio tra borghesia e proletariato, poiché lo considera giustificato nel suo significato storico soltanto per il presente, non per il futuro; esso intende appunto sopprimere tale dissidio. Riconosce perciò, finchè il dissidio permane; che il risentimento del proletariato contro i suoi oppressori è una necessità, che rappresenta la leva più importante del movimento operaio ai suoi inizi; ma va oltre tale risentimento, perché il comunismo è appunto una causa di tutta l’umanità, non soltanto degli operai.” La situazione della classe operaia in Inghilterra. F. Engels.