giovedì 28 marzo 2019
giovedì 21 febbraio 2019
Erano...
Erano…
Erano contro il jobs-act, contro
la legge “Fornero”, contro la “buona scuola”, contro l’immunità per i
parlamentari. Dicevano che al primo Consiglio dei ministri avrebbero abolito la
“Fornero”, avrebbero mandato via 600.000 migranti, avrebbero cambiato
“l’Europa”, avrebbero promulgato una legge contro l’evasione fiscale con
manette agli evasori, non avrebbero mai accettato condoni, avrebbero messo una
tassazione unica per tutti ed altro. Il jobs-act è sempre in vigore, la legge
“Fornero” pure, la “buona scuola” procede tranquilla, i migranti sono sempre in
Italia ed altri arrivano sotto il silenzio del circo mediatico, che si sveglia
solo per fare propaganda ogni tanto sulla pelle di quei sventurati, la legge
non è uguale per tutti, l’evasione fiscale cresce e la si agevola con i
condoni, le tasse si continuano a versare come sempre, la realtà economica
peggiora ogni giorno di più con decine di aziende che chiudono e migliaia di
posti di lavoro che si perdono. Tra disoccupati, inattivi, scoraggiati i senza
lavoro sono circa 17 milioni di persone. I cittadini in povertà assoluta e
relativa sono in aumento. Tanti cittadini, come mostrano le ultime elezioni,
circa il 50%, non vota più, sfiduciati dai politicanti del sistema. Il restante
dei votanti si divide tra i vari partiti, tra i quali cresce la Lega, che basa
il suo consenso non sulle promesse mantenute, ma sulla pseudo avversità ai
migranti e sull’appoggio del circo mediatico. Le lavoratrici ed i lavoratori
cascano ancora una volta nell’inganno, come con altri personaggi negli ultimi
vent’anni, e vedono il nemico nel fratello più bisognoso, invece di alzare lo
sguardo verso chi e cosa rendono le condizioni di vita di tante persone sempre
più tristi. Il caso dei “pastori sardi”
è emblematico nel mostrare la realtà della società in cui viviamo. Questi
allevatori sono costretti a vendere il loro latte sottocosto e chiedono un
compenso adeguato. Non si rendono conto però che nel capitalismo ed in una
economia di mercato il prezzo lo fa il mercato stesso. Il 65 % del latte da
loro venduto viene usato per produrre il Pecorino sardo, romano ed il Fiore
sardo, formaggi che stanno subendo un calo di vendita in Italia ed all’estero.
Di conseguenza le aziende casearie riducono il prezzo di vendita ed a seguire
il prezzo di acquisto del latte, intaccando l’economicità delle aziende del
latte. Nel capitalismo il mercato e il profitto sono sovrani ed in una realtà
globale il mercato è sempre più sovranazionale. I confini tra le nazioni sono
solo geografici. Il capitale è mondiale e non ha confini. Per stare sul mercato
bisogna avere prodotti in grado di essere venduti e comprati e più basso è il
contenuto tecnologico più basso è il profitto. Il problema dell’Italia è di
avere tante piccole aziende, la maggior parte con produzione a basso contenuto
tecnologico, le quali per competere operano su salari da fame. Il capitalismo
italiano è rimasto quello straccione dell’inizio del secolo scorso. Vi sono
rare aziende private di grande dimensione e poche statali. Più del 90% sono
piccole o piccolissime unità produttive che si dedicano, in molti casi, a
produzioni da Paesi in via di sviluppo. Le aziende con produzioni ad alto
contenuto tecnologico sono quasi inesistenti. Manca una borghesia con una
visione di un Paese moderno, che miri ad aumentare le dimensioni delle unità
produttive e che investa su produzioni tecnologicamente avanzate. I
rappresentanti politici portano avanti soprattutto le esigenze della piccola
borghesia. Non guardano al presente ed al futuro, ma al passato. Non si
adoperano per cambiare , ma per difendere lo statu quo, facendo ricadere il
peso della conservazione sulle classi più deboli. Non osano porre rimedio
all’evasione fiscale e contributiva, vero cancro della realtà italiana. Se
facessero questo, ci sarebbero centinaia di miliardi per affrontare i nodi
dell’economia e rendere partecipi tutti in egual misura del finanziamento dello
Stato sociale. Tanti ciarlatani e pugilatori a pagamento con lingua da schiavi
affollano le trasmissioni televisive cercando di spiegare la realtà e dando la
colpa di determinate situazioni sempre ad altri. Nessuno che parli e ,
soprattutto indichi vie da percorrere per superare tale realtà, del ritardo
italiano nello sviluppo economico, nell’affrontare la corruzione, l’evasione,
la criminalità organizzata, i mali della burocrazia, la lentezza della
giurisdizione civile e penale. La difesa dello statu quo non porta benefici ai
lavoratori dipendenti, costretti al lavoro precario, ai bassi salari, ai
licenziamenti, ma neanche a larghi strati del lavoro autonomo, che vedono le
loro attività con poca domanda. Quando i soldi non girano è dura per tutti! La
realtà non deve apparire ed il faro negli occhi dei migranti serve a non farci
vedere, a coprire gli occhi con una benda. Togliamoci la luce dagli occhi,
togliamoci la benda!
E potremo vedere che nel 2018 le
banche hanno avuto profitti enormi e che molte aziende hanno goduto dello
stesso rendimento;
che i ricchi sono sempre più
ricchi ed i poveri sempre più poveri ed in aumento;
che la sanità pubblica è sempre
più carente, una visita oculistica ha un anno di attesa, per avvantaggiare
quella privata;
che la scuola peggiora sempre di
più;
che nei trasporti si avvantaggia
solo l’alta velocità ed il resto si arrangi;
che “quota 100” non è “quota 100”
ma “62 +38” con una pensione tagliata dal 5% al 25%;
che il reddito di cittadinanza va
bene, non è proprio simile al reddito minimo tedesco, ma dovrebbe essere
universale;
che i dati trionfalistici
sull’occupazione includono circa 5 milioni di persone che lavorano poche ore
alla settimana, in molti casi un’ora, difatti nei potenziali aventi diritto al
R.D.C. vi sono circa 1 250 000 persone che , comunque, hanno un lavoro;
che la legge non è uguale per
tutti, “Dura lex, sed lex”, vale solo per i cittadini, non per alcuni;
che gli stipendi sono sempre più magri;
che il lavoro precario è sempre
più precario e che nei vari ministeri, anche in quello di Salvini e di Maio,
operano molti in queste condizioni, all’ Anpal sono tutti precari;
che tanti negozi chiudono;
che tante case sono invendute per
l’impossibilità di comprarle, anche per la difficoltà di godere di un mutuo.
Se gli occhi sapranno vedere la
realtà vera, nuda e cruda, avremo un animo diverso, che si specchierà negli
occhi e si porrà in modo nuovo verso chi vive
offrendo al mercato le proprie braccia o la propria mente, al di là del
colore della pelle, del sesso, della nazione, della lingua.
Si dice “ Gli occhi sono lo
specchio dell’anima.”
Se guardiamo senza bende e con
l’ausilio della conoscenza, il nostro animo sarà portato a prendere coscienza
delle cause di tali realtà ed inizierà ad essere libero e pronto a poter
aspirare a dimensioni economico-sociali, aderenti ai bisogni materiali e
spirituali dell’essere umano, liberandosi dalle catene dei rapporti di
produzione e dalla produzione per la produzione per aspirare alla produzione
per il consumo.
venerdì 1 febbraio 2019
L'essere umano...
L’essere umano e la sua essenza universale.
In un mondo in cui l’interesse è
soggettivo ed egoistico si ha, di conseguenza, la concentrazione degl’individui
su se stessi, la trasformazione dell’umanità in un aggregato di atomi che si
respingono a vicenda. Sul trono viene posto il denaro, elemento privo di
spirito, vero signore del pianeta. L’ essere umano, che non ha cessato di
essere schiavo di altri esseri umani, è divenuto schiavo della “cosa”. La
venalità, giunta a perfezione, è ormai universale ed è disumana. Molti
individui si prostrano dinanzi a false realtà, a vuoti nomi e negano la realtà.
Ci si rifiuta di riconoscere il reale e si adopera un linguaggio convenzionale
di categorie fittizie. Ci si aggrappa a vuote astrazioni, ciascuna delle quali
è una diffamazione della realtà. Tutta la realtà di questa dimensione
economico-sociale è una grande menzogna , che è occultata da una quantità di
altre menzogne allorchè si rivela nella sua natura con chiarezza. Persino
quando ci si convince che tutti questi artifizi non sono che vane falsità e
finzioni ci si ostina a non volersene distaccare. Anzi ci si aggrappa ad esse
più saldamente che mai, affinchè quelle parole vuote non si dissolvano. La
lotta della prassi contro la teoria , della realtà contro l’astrazione ,
dell’essere umano contro l’inumanità dovrà avere sempre più forza per giungere
alla meta ed elevare l’interesse di tutti gli esseri umani a vincolo unificante
di tutta l’umanità. Il risolto enigma della storia è nel superare il contrasto
dell’uomo con la natura e con l’uomo, il conflitto fra esistenza ed essenza,
fra necessità e libertà, fra
oggettivazione ed affermazione soggettiva, fra individuo e genere. L’essere
umano in tal modo si appropria della sua essenza universale in maniera
universale, in quanto uomo totale. Ognuno dei suoi rapporti umani con il mondo,
il vedere, l’udire, l’odorare , il gustare, il toccare, il pensare, l’intuire,
il sentire, il volere, l’agire, l’amare, organi della sua individualità, si
appropriano della realtà umana nell’essere organi sociali. Nell’attuale società
tutti i sensi fisici e spirituali sono stati sostituiti dall’alienazione di
essi dal senso dell’avere. L’emancipazione dei sensi umani passa dal
superamento dei rapporti di produzione, unico modo per umanizzarli sia
soggettivamente sia oggettivamente. A seconda dei momenti storici nuovi
ciarlatani, simoniaci e barattieri vengono posti dal sistema a guardia dei
propri interessi. Tutti promettono mari e monti, ma la realtà, per chi vive
sull’utilizzo del proprio cervello o delle proprie braccia, diventa sempre più
dura e sofferente. Negli ultimi vent’anni abbiamo visto alcuni di costoro
all’opera, forse stiamo meglio di vent’anni fa? Tutti cercano di
orizzontilizzare il contrasto sociale e mettono i deboli contro i deboli,
invece di verticalizzarlo, come sarebbe corretto. La verità è che chiunque
sproloquia di migliori condizioni sociali senza superare i rapporti di
produzione è un ingannatore o in malafede o per ignoranza. In questa società
l’essere umano, reso individualista ed egoista, in realtà è un essere asociale.
I suoi sensi sono profondamente diversi dall’essere umano sociale. Soltanto con
la dispiegata ricchezza oggettiva dell’essenza umana si può avere la soggettiva
dell’umana sensibilità. Giacchè non solo i cinque sensi, ma anche i sensi
spirituali, la sensibilità pratica, la volontà, l’amore, in una parola
l’umanità dei sensi, si formano soltanto
nella natura umanizzata. Il senso costretto dal rozzo bisogno pratico ha una
sensibilità limitata. Per l’individuo affamato non esiste il carattere umano
del cibo, ma soltanto la sua astratta esistenza di cibo. Questo potrebbe
presentarsi a lui nella forma più rozza e non si distinguerebbe in questa
attività nutritiva da quella bestiale. Il mercante di minerali vede solo il
loro valore mercantile, non la bellezza e la peculiare natura del minerale. Se
l’essere umano si forma ogni cognizione, ogni sensazione dal mondo sensibile e
dall’esperienza del mondo sensibile, bisogna rendere umano il mondo empirico, in modo che faccia
esperienza di ciò che è veramente umano e si abitui a riconoscersi come essere
umano. Se l’essere umano è formato dalle circostanze, si devono rendere umane
le circostanze. Se egli è sociale per natura, sviluppa la sua vera natura solo
nella società e la potenza della sua natura deve trovare la sua misura non
nella potenza dell’individuo singolo, ma nella potenza della società, ove al
centro vi è l’interesse dell’intera umanità ed ogni essere umano si appropria
della sua essenza universale.
sabato 12 gennaio 2019
Metti uno specchio nell'anima...
A te che ti alzi all’alba per andare al lavoro
per un misero stipendio che non ti permette
di vivere da essere umano;
A te che hai studiato tanto per laurearti ed
avere una vita bella,
ma sei costretto ad operare in un call center
per poche centinaia
di euro al mese;
a te che, nonostante i tuoi studi, non trovi lavoro stabile,
ma solo alcune ore nel fine settimana;
a te che cerchi lavoro da una vita senza risultati,
a cui dicono che se “uno ha voglia di lavorare, il lavoro c’è”;
a te pensionato, che, dopo un’esistenza, dedicata alla tua
azienda,
non riesci a vivere in modo decente col tuo assegno;
a te che, se i tuoi versamenti fossero stati capitalizzati,
avresti avuto la pensione solo con gl’interessi;
a te, donna, che lavori fuori casa e dentro casa e che lo Stato
non aiuta dandoti servizi migliori e gratuiti per la tua
famiglia ed i tuoi figli;
a te, donna, che sei ritenuta il “sesso debole” ed , ancora
oggi, inferiore
nei tuoi diritti in una società moderna nel progresso
tecnologico,
ma arcaica nel pensiero;
a te, a cui tutti
promettono una realtà migliore, ma il tempo passa
e rimpiangi il tempo andato in una dimensione sempre più
precaria;
a te che sfoghi la tua ira interiore, ammazzando la tua vita
e credi
che tutto sia ormai perduto;
a te che hai sognato un mondo migliore e che ti sei arreso
di fronte
alla propaganda dell’ignoranza;
a te che credi all’ ennesimo “ciarlatano” del sistema cheti “lega”
ad ideologie
reazionarie e disumane;
a te che credi nell’al di là, ma non dai importanza al di
qua;
a te che propagandi amore, ma semini odio, rancore,
cattiveria ed ipocrisia;
a te che, pur di fare più soldi, ammazzeresti tua madre;
a te che tutto è merce e tutto ha un suo prezzo;
a te che ancora sogni un mondo nuovo, aiutato dalla
conoscenza e dalla scienza;
pensiero ancora più convinto, dati anni di studio
scientifico in un mondo sempre
più oscuro ed oscurantista;
a te…
metti uno specchio nell’anima e lotta per il tuo sogno;
metti uno specchio nell’anima ed opera per un mondo nuovo;
metti un o specchio nell’anima e propaganda umanità;
libertà materiale e
spirituale,
uguaglianza sociale,
fratellanza in comunità d’intenti tra tutti gli esseri
umani.
giovedì 10 gennaio 2019
Esseri umani...
Esseri umani trattati come schiavi,
senza un lavoro, senza una casa,
che muoiono d’inedia;
50 milioni di bambini morti per fame
ogni anno;
due miliardi di persone sottoalimentate;
miliardi di esseri umani non scolarizzati
e lontani da un minimo di conoscenza;
guerre medie e piccole con migliaia di morti;
donne ai margini della società e sfruttate;
ricchi sempre più ricchi e poveri sempre più poveri;
età di pensionamento sempre più lontana;
servizio sanitario sempre più scadente e privatizzato;
scuole carenti;
trasporti inefficienti;
mercato del lavoro precarizzato al massimo;
stipendi sempre più bassi;
criminalità organizzata sempre più diffusa in economia;
governanti che promettono mari e monti,
ma poi non mantengono le illusioni sparse.
Per allontanare i cittadini dalla scoperta della verità si
mette in piedi un circo mediatico, basato sui migranti responsabili di ogni
cosa.
La verità è, invece, che i fatti di cui sopra sono insiti
nel sistema capitalistico, nell’ottica del profitto, nello sfruttamento
dell’uomo sull’uomo.
Il nemico non è il migrante, fratello nella condizione di
chi è costretto a vivere vendendo le proprie braccia o il proprio cervello, ma
il sistema capitalistico.
Un mondo nuovo può sorgere solo superando i rapporti di
produzione!
“Per i suoi principi, il comunismo è al di sopra del
dissidio tra borghesia e proletariato, poiché lo considera giustificato solo
nel presente, non per il futuro; esso intende appunto sopprimere tale dissidio.
Riconosce perciò, finchè il dissidio permane, che il risentimento del
proletariato contro i suoi oppressori è una necessità che rappresenta la leva
più importante del movimento operaio ai suoi inizi, ma va oltre tale
risentimento, perché il comunismo è appunto una causa di tutta l’umanità.”
F. Engels “ La situazione della classe operaia in
Inghilterra.”
“ Se l’uomo è formato dalle circostanze, si devono rendere
umane le circostanze. Se l’uomo è sociale per natura, egli sviluppa la sua vera
natura solo nella società e la potenza della sua natura deve trovare la sua
misura non nella potenza dell’individuo singolo, ma nella potenza della
società.”
K. Marx, F. Engels “ La sacra famiglia.”
lunedì 26 novembre 2018
sabato 15 settembre 2018
Conoscere il passato per affrontare il presente ed il futuro.
“Dobbiamo distinguere con massima chiarezza fra lo stato
che è il recipiente, e la razza che è il contenuto. E questo recipiente ha
valore solo se sa contenere e custodire il contenuto; altrimenti non ha senso.
Il fine ultimo dello Stato nazionale è quello di serbare quegli elementi di
razza originari, che, come datori di civiltà, creano la bellezza e la nobiltà
di un’umanità superiore.”
“Generalmente la Natura delibera
e apporta alcune modifiche nel problema della purezza della razza di creature
terrestri. Essa non predilige i bastardi.”
“L’idea nazionale si differenzia principalmente da quella marxista in questo, che essa ammette
l’importanza della razza…”
“Ottenere la cittadinanza è come
essere ammessi ad un elenco automobilistico. L’aspirante presenta la domanda,
si indaga, la domanda viene accettata, e un bel giorno gli si rende noto con
una missiva che è diventato cittadino dello Stato. E l’annuncio gli è dato in
forma comica: a colui che finora è stato uno Zulù si rende noto che “ è diventato Tedesco”!
“Chi toglie i confini , apre una
via di cui si conosce il principio, ma che finisce in un mare senza rive.”
“A me nazionalista che guardo il valore di un popolo dalla sua
razza, mi è sufficiente osservare le minori virtù della razza di quella Nazione
impedite per non legare l’avvenire del nostro pese con quello loro”
“Quello che porrà Mussolini tra i
più illustri uomini del mondo è il proposito di non dividere l’Italia con il
comunismo, ma di aiutare gl’italiani annientando il marxismo”
“ Una nazione che, nell’era della
soppressione delle razze, pensa ai migliori elementi della propria stirpe, deve
essere un domani la padrona del mondo.”
Queste frasi sono riportate da
Mein Kampf di A. Hitler,
un libro
che tuti gli esseri umani dovrebbero leggere, affinchè prendano conoscenza,
esperienza e monito degli orrori della storia passata per affrontare il
presente ed il futuro.
“Lo duca e io per quel cammino
ascoso
Intrammo a ritornar nel chiaro
mondo;
e sanza cura aver d’alcun riposo,
salimmo su, el primo e io
secondo,
tanto ch’i’ vidi dele cose belle
che porta ‘i ciel, per un pertugio
tondo:
e quindi uscimmo a riveder le
stelle.”
La Divina Commedia, Inferno,
Dante Alinghieri.
“Per i suoi principi, il
comunismo è al di sopra del dissidio tra borghesia e proletariato, poiché lo
considera giustificato nel suo significato storico soltanto per il presente,
non per il futuro; esso intende appunto sopprimere tale dissidio. Riconosce
perciò, finchè il dissidio permane, che il risentimento del proletariato contro
i suoi oppressori è una necessità, che rappresenta la leva più importante del
movimento operaio ai suoi inizi, ma va oltre tale risentimento, perché il
comunismo è appunto una causa di tutta l’umanità, non soltanto degli operai.”
F. Engels, “ La situazione della
classe operaia in Inghilterra”.
“Noi ci chiamiamo comunisti. Che cos’è
un comunista? Comunista è una parola latina. Comunista deriva dalla parola
comune. La società comunista significa: tutto in comune, la terra, le fabbriche,
il lavoro. Ecco cos’è il comunismo.”
Lenin, “ I compiti delle
associazioni giovanili.”
Iscriviti a:
Post (Atom)