mercoledì 30 aprile 2025
Quisque faber fortunae suae.
Il primo maggio nasce come giornata di lotta del proletariato contro il capitalismo. Ricorda il grande scontro di classe che si svolse a Chicago nel maggio 1886, represso violentemente nel " paradiso democratico U.S.A."
Nel 1889 la seconda internazionale proclamò questa data giornata di lotta internazionale per la riduzione dell'orario di lavoro per legge, nel ricordo dei martiri di Chicago.
Attraverso i decenni e i continenti il primo maggio è diventato una tradizione di classe, costruita, conquistata e imposta con la lotta al di là delle divisioni nazionali, etniche o religiose.
Il primo maggio testimonia che la lotta per l'emancipazione della classe lavoratrice non è un problema nazionale, ma sociale e internazionale.
Il capitalismo è internazionale e la sua azione si espleta in tutto il pianeta.
La classe lavoratrice non può chiudersi nei confini nazionali per difendere le sue esigenze, ma deve essere unita e compatta a livello internazionale.
Coloro che portano avanti la dispersione della forza dei lavoratori nei recinti nazionali indeboliscono la lotta per condizioni migliori di lavoro e di vita della classe lavoratrice e portano acqua agli interessi del profitto.
Nel ricordo del maggio 1886 e dei martiri di Chicago, oggi è necessario che i lavoratori siano uniti a livello mondiale per contrastare i tempi bui che il sistema si accinge a mettere in atto per estrarre ancora più plusvalore e profitto dalle braccia e dai cervelli di tanti esseri umani, consapevoli che solo la lotta per una realtà economico-sociale senza rapporti di produzione potrà rendere la vita dell'intera umanità "umana", in cui "ogni essere umano possa dare secondo le sue capacità ed avere secondo le sue necessità.
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