Una luce nel labirinto

Una luce nel labirinto
Non arrendersi mai.

una luce nel labirinto

una luce nel labirinto
Non sottomettersi mai.

domenica 23 marzo 2025

Una causa di tutta l'umanità.

Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell' impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione." Dichiarazione universale dei diritti umani,1948. " Verba volant, scripta manent". "Da ognuno secondo le sue capacità, ad ognuno secondo le sue necessità." Marx "Quando il pensiero se ne resta nell'universalità delle idee, come accade nei primi filosofi, a ragione gli si fa rimprovero di formalismo" Hegel Più passa il tempo e sempre più vi é necessità di comprendere che l'anatomia di questa società risiede nell'economia. Bisogna però andare oltre e comprendere come si muove, come si nutre, come le sensazioni ed i concetti divengano da forma sostanza. E' necessario studiare minuziosamente il capitalismo per conoscere tutti gl' ingranaggi di questo sistema. Studiare, studiare, studiare per non cadere nelle grinfie ideologiche dei vari piazzisti della politica borghese, che promettono il paradiso e sempre più spingono chi vive, vendendo il proprio cervelllo o le proprie braccia, verso l'inferno dello sfruttamento, del lavoro precario, del lavoro nero, deĺla miseria. Bisogna che chi lavora conti su se stesso, suĺla propria intelligenza, sulla forza del numero e dell'organizzazione per andare verso nuove frontiere, ove ogni essere umano possa sentirsi tale e possa dare cibo alla mente ed al corpo. Il marxismo ci fornisce gli strumenti di analisi per individuare e prevedere le tendenze di sviluppo capitalistico, i suoi contrasti, le sue contraddizioni, le sue lacerazioni. Il marxismo è una scienza! Ma l'analisi e le previsioni sono il presupposto dell'azione. Per questo il marxismo é la scienza del mondo nuovo. La scienza del rapporto tra situazioni oggettive determinate ed azioni soggettive coscienti per il superamento di questo sistema. "Per i suoi principi, il comunismo é al di sopra del dissidio tra borghesia e proletariato, poiché lo considera giustificato nel suo significato storico soltanto per il presente; esso intende appunto sopprimere tale dissidio. Riconosce perciò, finché il dissidio permane, che il risentimento del proletariato contro i suoi oppressori é una necessità, che rappresenta la leva piu importante del movimento operaio: ma va oltre tale risentimento, perché il comunismo é appunto una CAUSA DI TUTTA L'UMANITÀ." F. Engels Il capitalista nella produzione ha un ruolo sociale, non meramente personale. Il capitale è un prodotto comune e non può essere messo in movimento se non vi sia un’attività comune di parecchi membri, in ultima istanza da tutti i membri della società. Il capitale non è, quindi, una potenza personale, è una potenza sociale! Trasformando il capitale in proprietà comune, proprietari tutti i membri della società, si trasforma unicamente il carattere sociale della proprietà e si perde il carattere di classe. Il passato nel sistema capitalistico domina sul presente nel senso che continuano a esserci sfruttati e sfruttatori, nella società comunista il presente domina sul passato con l’eliminazione dei rapporti di classe e dando a ogni essere umano la possibilità di “ Dare secondo le sue capacità ed avere secondo le sue necessità”. “Nella società borghese il capitale è indipendente e personale, mentre l’individuo è dipendente e personale” Marx, Engels, Il manifesto del partito comunista. Si ribadisce il concetto che il capitale, pur appartenendo a persone o società, personale, è indipendente nel vivere nel mercato dove le volontà di ognuno sono condizionate dalle volontà di altri, mentre l’essere umano che è costretto a vendere o il proprio cervello o le proprie braccia è dipendente dal mercato e la sue facoltà, nel momento in cui vende la propria opera, appartengono al datore di lavoro. Di conseguenza è impersonale, ovvero esprime se stesso solo in qualità di prestatore d’opera. In una società borghese il singolo borghese si fa della sua libertà e della sua proprietà concetti “ Pro domo sua” universalizzando un concetto storicamente determinato e particolare. La libertà nel sistema attuale è intesa come libertà nel commerciare, nel fare affari, nel poter rincorrere il profitto, di poter meglio utilizzare la forza lavoro. Non è certo intesa nella soddisfazione dei bisogni materiali e spirituali della persona. Il comunismo vuole abolire tutto questo e dare all’essere umano una vita vera in una dimensione socio-economica che metta ogni persona nella condizione di avere soddisfazione di ogni necessità materiale e spirituale. In una società che ha come obiettivo la soddisfazione dei bisogni dell’umanità la produzione è per il consumo, non per la produzione e per il profitto. In questo contesto si realizza pienamente la persona. Nel capitalismo, invece, la persona è intesa solo come proprietario borghese . La cultura nel sistema borghese è propedeutica al sistema stesso, è un prodotto dei rapporti di produzione. Parimenti il diritto, che esprime la volontà della borghesia elevata a legge, il cui contenuto è dato dalle condizioni di vita di quella classe. In ogni epoca le idee dominanti sono quelle della classe dominante. Man mano che nella società si formano gli elementi di una nuova si affermano nuove idee che rappresentano nuovi rapporti economico-sociali, di vita. La materia è dinamica, non statica. Lo stesso concetto vale nella realtà socio-economica. Chi vede nel capitalismo l’ultima forma sociale ed economica fa torto alla scienza affermando la staticità della materia e ,quindi, della società. E’ un’opinione interessata , che viene portata avanti quasi in termini di legge eterna e naturale e nega la storia fatta di produzione e di proprietà storicamente determinata, di realtà sociali storicamente determinate. L’umanità ha bisogno di avere una vita vera, di godere dello splendore della vita! Non può accontentarsi delle briciole di vita che ci elemosina il sistema, a volte neanche quelle. Nel comunismo, causa di tutta l’umanità, vivrebbe meglio anche il capitalista nella sua essenza di essere umano, scevro da ogni pensiero “contro” e libero di esprimere l’idea “insieme”. Con lo sviluppo attuale della tecnologia, per la produzione di beni per ‘intera umanità basterebbe che ognuno desse 90 minuti al giorno, impegnato nei settori più consoni alle sue aspettative e capacità. Il resto della giornata ognuno potrebbe viverla come desidera e secondo le sue passioni. Quello che potremmo fare e avere in un sistema comune noi non riusciamo neanche a immaginarlo, succubi dei limiti che pone alla nostra mente il sistema attuale. "Da ognuno secondo le sue capacità, a ognuno secondo i suoi bisogni."

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