Una luce nel labirinto

Una luce nel labirinto
Non arrendersi mai.

una luce nel labirinto

una luce nel labirinto
Non sottomettersi mai.

domenica 23 febbraio 2025

Conosci per sapere!

• "Erano detti ciarlatani in genere coloro che, aiutati da una sciolta parlantina, vendevano un po’ di tutto: arnesi cervellotici, grasso di marmotta per i calli, unguenti per i dolori, sciroppi, minutaglie varie. Erano una delle principali attrazioni delle fiere e dei mercati, ma talvolta passavano anche di casa in casa. Per attirare l’attenzione si servivano di ogni mezzo, in particolare avevano un eloquio attraente: giochi di parole, scherzi, motteggi; esibivano animali insoliti come marmotte, serpenti, scimmie; suonavano qualche strumento o cantavano: a volte erano veri artisti, dotati di diversi talenti. Molti, oltre alla vendita di medicamenti e cose magiche, montavano una tenda sulla piazza dentro la quale cavavano i denti (attività esercitata anche dai barbieri, che erano più dediti ai salassi), o facevano piccole operazioni, cauterizzazioni, producendo una confusione infernale, poiché usavano un espediente al fine di non far sentire le urla dei pazienti a coloro che stavano in attesa, cosa che li avrebbe fatti scappare tutti: assoldavano qualche sfaccendato che nei pressi della tenda suonasse trombe sfiatate, coperchi, latte, in modo da coprire le grida di dolore degli operati. Tipo folcloristico quant’altri mai, il ciarlatano è rimasto lungamente impresso nella memoria collettiva anche dopo la sua scomparsa, restando sinonimo di chiacchierone, spacciatore di panzane e roba inutile, scaltro abbindolatore, confusionario, simpatico marpione, giramondo". [Dizionario dei proverbi italiani, Mondadori 2007]. • “Non vi è nulla al mondo di più comune che l'ignoranza e i ciarlatani.” Cleobulo • “ Il mondo, spesso, è composto di truffatori e di gente a cui piace farsi truffare.” Voltaire • Quanti ciarlatani vi sono nella politica borghese! Eppure ... più lo sono e più hanno successo... • “ La conoscenza è la chiave che apre la porta del sapere.” Einstein " Considerate la vostra semenza: fatti non foste aviver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza.2 Dante Alighieri, Inferno, Canto XXVI

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