Una luce nel labirinto

Una luce nel labirinto
Non arrendersi mai.

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Non sottomettersi mai.

martedì 5 aprile 2022

La guerra, strumento della politica borghese.

La guerra, strumento della politica borghese. “ La guerra non è che la continuazione della politica con altri mezzi. La guerra non è dunque , solamente un atto politico, ma un vero strumento della politica, un seguito del procedimento politico, una sua continuazione con altri mezzi…Lo scopo politico, motivo primo della guerra, darà dunque la misura tanto dell’obiettivo che l’azione bellica deve raggiungere, quanto degli sforzi che a ciò sono necessari.” Karl von Clausewitz, Della guerra. Il problema dei costi e dei tempi delle azioni belliche, la decisione su quali siano i limiti dei compromessi accettabili, i possibili vantaggi cui mirare sono considerazioni politiche e costituiscono il quadro di riferimento all’interno del quale avvengono poi gli eventi bellici. Una guerra senza politica sarebbe insensata, non così una politica, capitalistica, senza guerra. Il capitalismo è guerra! Questo sistema, basato su classi sociali con interessi disuguali, avendo come fondamento convenienze diverse e contrapposte tra nazioni, gruppi industriali e finanziari è basato sulla guerra, anche quando non si usano le armi. L’evento bellico in Ucraina non è una semplice crisi regionale, ma il primo test importante di una crisi di natura generale a livello mondiale. Sulle spalle dell’ Ucraina è in atto una battaglia tra le grandi potenze; U.S.A., Russia, Cina, Europa, India, per la gestazione di un nuovo ordine mondiale. L’indebolimento degli U.S.A., certificato dagli eventi in Siria, Libia, Afganistan e dal peso calante nell’economia mondiale in contrapposizione ad altri attori in crescita, in primis la Cina, stimata nel 2030 prima potenza mondiale, hanno portato la Russia a tentare d’invertire la rotta della ritirata geopolitica iniziata tre decenni fa e a usare la forza militare per impedire un’ulteriore espansione della Nato nel territorio ex URSS. Una delle conseguenze della guerra in Ucraina è il tentativo di avere un esercito europeo con investimenti ingenti nella “sicurezza” del vecchio continente. La seconda è l’ attenta neutralità della Cina che cerca di porsi in condizione di essere un punto di riferimento mondiale non solo economico, ma anche politico. La terza è il surplace dell’ India in attesa di sviluppi che la possano avvantaggiare. La quarta è che gli U.S.A. spingono forte sulla resistenza ucraina per fermare le mire di Putin, il suo indebolimento, un’eventuale distacco dell’ Europa dalle ali statunitensi e un avvicinamento ad altri lidi. Gli U.S.A. hanno sempre contrastato un’ Europa unita e forte che, se convergente con la Russia, potesse essere una potenza mondiale di grande stazza. La guerra in Ucraina potrebbe portare la geopolitica mondiale a una svolta storica a livello globale. I mass-media, messo da parte il covid e i suoi “ virologi”, stanno riempendo ogni spazio con “specialisti” della guerra e “specialisti” della pace. Nessuno di questi “ specialisti” realisticamente spiega come uscir fuori da queste realtà che insanguinano il mondo e portano alla morte migliaia di esseri umani. “ Quando i ricchi si fanno la guerra, sono i poveri che muoiono.” Jean-Paul Sartre In verità fin quando ci sarà il capitalismo ci saranno le guerre, non essendoci uniformità di interessi tra gli esseri umani, tra le nazioni, tra i gruppi industriali e finanziari. “ Cosa penso della guerra…Questo argomento mi induce a parlare della peggiore fra le creazioni, quella delle masse armate, del regime militare voglio dire, che odio con tutto il cuore. Disprezzo profondamente chi è felice di marciare in ranghi e nelle formazioni al seguito di una musica; costui ha ricevuto solo per errore il cervello; un midollo spinale gli sarebbe più che sufficiente… La guerra non si può umanizzare, si può solo abolire.” Albert Einstein Per eliminare queste tragedie l’unica frontiera da conquistare è il superamento delle convenienze diverse e contrapposte. Avere tutti gli esseri umani interessi e obiettivi comuni. Chi è per la guerra è per il capitalismo, chi vuole la pace lotta per il comunismo! “ Noi ci chiamiamo comunisti. Che cos’è un comunista? Comunista è una parola latina. Comunista deriva dalla parola comune. La società comunista significa: “Tutto in comune”, la terra, le fabbriche, il lavoro. Ecco cos’è il comunismo.” Lenin, I compiti delle associazioni giovanili.

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