Una luce nel labirinto

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Non arrendersi mai.

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Non sottomettersi mai.

mercoledì 6 aprile 2022

Crisi politica nell' Asia del sud, conseguenze della guerra in Ucraina.

Conseguenze della guerra in Ucraina L’INFLAZIONE GETTA IN CRISI POLITICA L’ASIA DEL SUD In Sri Lanka proteste di massa, in Pakistan il governo lotta per sopravvivere Mathias Peer Il prezzo dei pomodori in Pakistan è raddoppiato in poche settimane. In Sri Lanka latte e medicine sono diventati HB martedì 5/4/22 prodotti di lusso. L’impennata dei prezzi ha gettato i due paesi dell’Asia del sud in una profonda crisi politica. Il primo ministro pakistano Imran Kahn, accusato dall’opposizione di essere responsabile del disastro economico, lotta per la sopravvivenza politica fino a infrangere la Costituzione. In Sri Lanka il governo si confronta con proteste di massa e con un possibile fallimento dello Stato. I due paesi hanno l’inflazione più alta del continente: secondo gli uffici statistici i prezzi alimentari sarebbero cresciuti mediamente del 30% sullo scorso anno, anche per la guerra in Ucraina, grande fornitore di grano e olio di semi di girasole. Ne sono colpiti in particolare strati più bassi e ceto medio. In Pakistan l’opposizione vede nella crisi un’occasione per cacciare il sempre più impopolare Kahn. Ci sarebbe una maggioranza sicura per una sfiducia nei confronti della ex star del cricket. Kahn nel fine settimana ha impedito il voto all’ultimo minuto. Ha spinto il presidente Arif Alvi a sciogliere il parlamento del paese di 220 milioni di abitanti e ad indire nuove elezioni entro 90 giorni. L’opposizione giudica anticostituzionale la decisione di Kahn e ricorre alla Corte Suprema, nei prossimi giorni dovrebbe esserci una risposta. In Sri Lanka si è dimesso lunedì il capo della Banca Centrale, dopo che il gabinetto era stato chiuso dal primo ministro Mahinda Rajapaksa. Resta in carica solo il capo del governo assieme a suo fratello, Gotabaya Rajapaksa. Questo ha invitato l’opposizione a ricoprire incarichi “per cercare assieme soluzioni alla crisi nazionale”. Questo per ora non ha calmato la rabbia degli oppositori. Lo Sri Lanka è ultra indebitato e deve ridurre le importazioni di beni di prima necessità, ai distributori ci sono lunghe file, manca l’energia ultimamente fino a 12 ore al giorno, la scorsa settimana il governo ha rinunciato all’illuminazione delle strade. Crescono le proteste. il capo del governo ha dichiarato lo stato di emergenza, l’accesso ai social media viene impedito per rendere difficile l’organizzazione di manifestazioni ed è in corso un coprifuoco di 36 ore. Manifestazioni che tuttavia ci sono state nel fine settimana, con decine di migliaia di partecipanti, contro il clan Rajapaska. Le proteste sono continuate lunedì, anche nel sud del paese, dove in passato era più forte il sostegno alla famiglia. Alla base della crisi c’è anche il rifiuto del regime, da mesi, di contrattare un pacchetto di aiuti col FMI. Non si sentirebbe pronto alle profonde riforme che il FMI chiede, solo a fine marzo il governo ha deciso di rivolgersi all’organizzazione di Washington. Ma l’aggravarsi della crisi ora esige una soluzione rapida. Il ministro delle finanze che dovrebbe trattare fa parte di quelli che si sono ritirati. Il caos che regna nel governo rende difficili le possibilità di varo di un pacchetto FMI Anche in Pakistan le casse sono vuote. Al contrario dello Sri Lanka il Paese è già dal 2019 in un programma di aiuti FMI … ma deve garantire il rispetto delle condizioni …Dovesse restare al potere Kahn potrebbero peggiorare i rapporti della potenza nucleare con l’occidente. Il politico ha ultimamente inasprito la sua retorica anti americana. E si rivolge ai governi di Pechino e Mosca. Per Kahn l’opposizione interna è fonte di un complotto USA.

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