lunedì 2 dicembre 2024
Il mondo in cui viviamo...
Il mondo in cui viviamo è il migliore possibile! Così ce lo descrivono i rappresentanti del sistema e i mass-media. Il capitalismo che sia democratico o autocratico sarebbe l’ultima tappa della storia umana. Le tante guerre, i 50 milioni di bambini che, ogni anno, muoiono per fame, i circa 3 miliardi di persone sottoalimentate, le barbarie varie su donne e bambini farebbero parte non delle carenze del sistema, ma di esseri umani con animo cattivo. I cittadini credono a questi luoghi comuni e, se perdono la fiducia in essi, la soluzione non va verso la ribellione, ma verso la rassegnazione. E’ stato sempre così e sempre così sarà, dicono, dimenticando la storia umana e la sua alba con il comunismo primitivo nelle prime comunità. I rappresentanti del capitalismo e i suoi pugilatori a pagamento con lingua da schiavi propagandano per comunismo capitalismi di Stato come lo stalinismo, il maoismo ed altri esempi storici e attuali che in realtà sono stati e sono capitalismi di Stato. In qualsiasi società in cui vi sia la divisione in classi , il profitto e il salario, lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo c’è solo il capitalismo e non altro. Per sottrarsi alle fandonie fraudolenti del sistema è necessario appropriarsi della conoscenza e avere coscienza della realtà in cui viviamo. Bisogna unirsi in modo organizzato per essere pronti a portare avanti le lancette della storia e a determinare una nuova alba dell’umanità.
Esiste un solo mezzo per porre fine allo sfruttamento del lavoro da parte del capitale: far si che la classe operaia si appropri dei mezzi di produzione e di tutta l’economia e che la gestisca direttamente. I prodotti del lavoro dovranno andare a vantaggio di tutti i lavoratori. Il tempo di lavoro deve essere propedeutico alla produzione per soddisfare i bisogni di ogni cittadino, in modo tale che lo stesso possa avere il tempo per sviluppare pienamente le sue capacità, dedicandosi allo studio, alla scienza , all’arte e alle sue passioni. Il potere politico deve essere in mano ai cittadini ed ai suoi eletti, revocabili in qualsiasi momento.
Nel capitalismo la persona sopravvive alla vita, nel comunismo ogni persona vive la vita!
Questa è la differenza sostanziale.
Solo nel comunismo ogni essere umano vive “dando secondo le sue capacità e ricevendo secondo le sue necessità”!
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