lunedì 30 dicembre 2024
Conoscere la storia... per non ripeterla.
La storia nulla ha insegnato, se tornano di moda i disumani, i cattivi, gli egoisti,
gli ipocriti, i conformisti, i ciarlatani,
i mendaci,
ogni senza cuore avvolto nella sua ignoranza.
Chi non si appropria della storia è destinato a ripeterla!
“ Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e conoscenza.”
Dante Alighieri, Divina commedia, Inferno, canto XXVI.
“La mente non è un vaso da riempire,
ma un fuoco da accendere”.
Plutarco
mercoledì 4 dicembre 2024
Non insegnate ai bambini, Giorgio Gaber.
Un bambino risponde «grazie» perché ha sentito che è il tuo modo di replicare a una gentilezza, non perché gli insegni a dirlo.
Un bambino si muove sicuro nello spazio quando è consapevole che tu non lo trattieni, ma che sei lì nel caso lui abbia bisogno di te.
Un bambino quando si fa male piange molto di più se percepisce la tua paura.
Un bambino è un essere pensante, pieno di dignità, di orgoglio, di desiderio di autonomia, non sostituirti a lui, ricorda che la sua implicita richiesta è «aiutami a fare da solo».
Quando un bambino cade correndo e tu gli avevi appena detto di muoversi piano su quel terreno scivoloso, ha comunque bisogno di essere abbracciato e rassicurato; punirlo è un gesto crudele, purtroppo sono molte le madri che infieriscono in quei momenti. Avrai modo più tardi di spiegargli l’importanza del darti ascolto, soprattutto in situazioni che possono diventare pericolose. Lui capirà.
Un bambino non apre un libro perché riceve un’imposizione (quello è il modo più efficace per fargli detestare la letteratura), ma perché è spinto dalla curiosità di capire cosa ci sia di tanto meraviglioso nell’oggetto che voi tenete sempre in mano con quell’aria soddisfatta.
Un bambino crede nelle fate se ci credi anche tu.
Un bambino ha fiducia nell’amore quando cresce in un esempio di amore, anche se la coppia con cui vive non è quella dei suoi genitori. L’ipocrisia dello stare insieme per i figli alleva esseri umani terrorizzati dai sentimenti.
«Non sono nervosa, sei tu che mi rendi così» è una frase da non dire mai.
Un bambino sempre attivo è nella maggior parte dei casi un bambino pieno di energia che deve trovare uno sfogo, non è un paziente da curare con dei farmaci; provate a portarlo il più possibile nella natura.
Un bambino troppo pulito non è un bambino felice. La terra, il fango, la sabbia, le pozzanghere, gli animali, la neve, sono tutti elementi con cui lui vuole e deve entrare in contatto.
Un bambino che si veste da solo abbinando il rosso, l’azzurro e il giallo, non è malvestito ma è un bambino che sceglie secondo i propri gusti.
Un bambino pone sempre tante domande, ricorda che le tue parole sono importanti; meglio un «questo non lo so» se davvero non sai rispondere; quando ti arrampichi sugli specchi lui lo capisce e ti trova anche un po’ ridicola.
Inutile indossare un sorriso sul volto per celare la malinconia, il bambino percepisce il dolore, lo legge, attraverso la sua lente sensibile, nella luce velata dei tuoi occhi. Quando gli arrivano segnali contrastanti, resta confuso, spaventato, spiegagli perché sei triste, lui è dalla tua parte.
Un bambino merita sempre la verità, anche quando è difficile, vale la pena trovare il modo giusto per raccontare con delicatezza quello che accade utilizzando un linguaggio che lui possa comprendere.
Quando la vita è complicata, il bambino lo percepisce, e ha un gran bisogno di sentirsi dire che non è colpa sua.
Il bambino adora la confidenza, ma vuole una madre non un’amica.
Un bambino è il più potente miracolo che possiamo ricevere in dono, onoriamolo con cura.
lunedì 2 dicembre 2024
Il mondo in cui viviamo...
Il mondo in cui viviamo è il migliore possibile! Così ce lo descrivono i rappresentanti del sistema e i mass-media. Il capitalismo che sia democratico o autocratico sarebbe l’ultima tappa della storia umana. Le tante guerre, i 50 milioni di bambini che, ogni anno, muoiono per fame, i circa 3 miliardi di persone sottoalimentate, le barbarie varie su donne e bambini farebbero parte non delle carenze del sistema, ma di esseri umani con animo cattivo. I cittadini credono a questi luoghi comuni e, se perdono la fiducia in essi, la soluzione non va verso la ribellione, ma verso la rassegnazione. E’ stato sempre così e sempre così sarà, dicono, dimenticando la storia umana e la sua alba con il comunismo primitivo nelle prime comunità. I rappresentanti del capitalismo e i suoi pugilatori a pagamento con lingua da schiavi propagandano per comunismo capitalismi di Stato come lo stalinismo, il maoismo ed altri esempi storici e attuali che in realtà sono stati e sono capitalismi di Stato. In qualsiasi società in cui vi sia la divisione in classi , il profitto e il salario, lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo c’è solo il capitalismo e non altro. Per sottrarsi alle fandonie fraudolenti del sistema è necessario appropriarsi della conoscenza e avere coscienza della realtà in cui viviamo. Bisogna unirsi in modo organizzato per essere pronti a portare avanti le lancette della storia e a determinare una nuova alba dell’umanità.
Esiste un solo mezzo per porre fine allo sfruttamento del lavoro da parte del capitale: far si che la classe operaia si appropri dei mezzi di produzione e di tutta l’economia e che la gestisca direttamente. I prodotti del lavoro dovranno andare a vantaggio di tutti i lavoratori. Il tempo di lavoro deve essere propedeutico alla produzione per soddisfare i bisogni di ogni cittadino, in modo tale che lo stesso possa avere il tempo per sviluppare pienamente le sue capacità, dedicandosi allo studio, alla scienza , all’arte e alle sue passioni. Il potere politico deve essere in mano ai cittadini ed ai suoi eletti, revocabili in qualsiasi momento.
Nel capitalismo la persona sopravvive alla vita, nel comunismo ogni persona vive la vita!
Questa è la differenza sostanziale.
Solo nel comunismo ogni essere umano vive “dando secondo le sue capacità e ricevendo secondo le sue necessità”!
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