lunedì 30 settembre 2024
L' essere umano ha bisogno di vita, non di esistenza.
L’ essere umano ha bisogno di vita, non di esistenza.
“ Vivere è la cosa più rara al mondo. La maggior parte delle persone esiste. Questo è tutto.”
Oscar Wilde
“E’ importante aggiungere più vita agli anni, non più anni alla vita. La vita è questa . Nulla è facile. Nulla è impossibile.”
Anonimo
La vita è amore, passione, sogni, tenacia, costanza, determinazione, lotta per giungere alla meta.
Vivere la vita è non accontentarsi di mangiare, bere, parlare di calcio e di donne o fare i pappagalli dei pugilatori a pagamento con lingua da schiavi del sistema. Questo è esistere.
La vita è amare con il cuore spettinato, trasformare la sabbia in polvere di stelle, accendere un sogno nel buio;
sognare un mondo di liberi, eguali, fratelli e sorelle e dare il proprio contributo per la sua realizzazione;
vivere i momenti belli e brutti sempre con la sicurezza di un domani migliore;
non arrendersi alle avversità;
non abbattersi nelle sconfitte;
non esaltarsi nelle vittorie;
aprirsi alla conoscenza come strumento di libertà, così da poter vivere le varie epoche dell’umanità, da poter essere in ogni luogo del mondo, da poter dialogare con Omero, Virgilio, Epicuro, Socrate, Seneca, Galilei, Alighieri, Manzoni, Foscolo, Leopardi, Carducci, Pascoli, Marx, Engels, Lenin, Gramsci, Petrarca, Boccaccio, Eco ed ogni personaggio storico, perché:
“ E’ sapiente solo chi sa di non sapere, non chi s’illude di sapere e ignora così perfino la sua stessa ignoranza”
Socrate
non cadere nelle superstizioni, nei tabù, nei conformismi della società;
non lasciarsi ingannare dalle false ideologie e dalle false verità;
dai finti difensori dei deboli e degli sfruttati;
dai falsi miti;
dall’uso strumentale e sibillino dei dati ;
non scambiare l’amicizia con la conoscenza;
dar senso alle parole con i fatti;
far si che la miglior forma di educazione sia l’esempio,
essere coerente, tenace, costante, determinato;
non perdere mai l’entusiasmo in ogni azione o progetto portato avanti;
dare importanza alla parola data, come forma di rispetto verso se stesso e gli altri;
essere consapevole che siamo tutti umani e non esistono differenze di razza, di lingua, di colore della pelle, ma soltanto tra chi detiene il potere e chi da questo tallone di ferro è schiacciato.
Chi vive con questa etica vivrà cento vite in una vita, una diversa dall’altra. Si sentirà sempre pronto ad una nuova vita , impugnando l’arma della conoscenza, con l’esperienza delle passate e con l’entusiasmo di chi nel cammino vede prossima la frontiera .
“La vita è per il 10% cosa ti accade e per il 90% come reagisci”
C.R. Swindoll
“ La vita è come una commedia: non importa quanto è lunga, ma come è recitata.”
Lucio Anneo Seneca
La vita è bella! Tutti meritano di gustare il suo splendore!
Bisogna essere ciechi e sordi...
Bisogna essere ciechi e sordi
per non vedere una donna piangere per essere stata stuprata,
per non sentire le sue grida di dolore per essere stata violata nella sua intimità,
per non accorgersi della sua solitudine in un mondo arcaico nel pensiero,
per passare oltre e sentirla una realtà normale, che rende colpevoli gl’innocenti e
innocenti i colpevoli.
“ Il cambiamento di un’epoca storica si può definire sempre dal progresso femminile verso la libertà, perché qui, nel rapporto della donna con l’uomo, del debole col forte, appare nel modo più evidente la vittoria della natura umana sulla brutalità. Il grado dell’emancipazione femminile è la misura naturale dell’emancipazione universale.”
Charles Fourier
Bisogna essere ciechi e sordi
per non vedere che la libertà nel sistema capitalistico è solo la libertà del profitto,
per non vedere pochi appropriarsi delle ricchezze prodotte e molti arrabattarsi per vivere,
per non sentire le grida della povertà di miliardi di esseri umani,
per non udire i pianti di 50 milioni di bambini che ogni anno muoiono di fame.
Bisogna essere ciechi e sordi
per credere a un mondo di pace quando vi sono guerre in tutto il pianeta,
per non vedere eventi bellici basati sulla conquista di aree con materie prime,
per far finta di nulla sull’uso di armi chimiche contro esseri umani indifesi,
per non sapere che l’industria delle armi è quella sempre più in crescita.
Bisogna essere ciechi e sordi
per pensare che i nuovi modelli di acquisizione della forza lavoro siano migliorative,
per non sentire le grida di chi vive presente e futuro in modo precario,
per non vedere l’essere umano trattato come una merce qualsiasi,
per accettare la perdita di ogni dignità umana.
Bisogna essere ciechi e sordi
per credere a coloro che non mettono in discussione i rapporti di produzione,
per pensare che coloro che sono per il profitto possano essere per il salario,
per avere speranza che nuovi governi, rappresentanti delle classi dominanti, possano cambiare la condizione dei lavoratori,
per lasciarsi abbindolare dalle parole e non guardare ai fatti.
Bisogna essere ciechi e sordi
per scagliarsi contro i propri simili solo per differenza di colore della pelle, di nazionalità, di lingua,
per non vedere che la lotta tra poveri avvantaggia i ricchi,
per non sentire le risa dell’oscurantismo del potere.
Bisogna essere ciechi e sordi
per non utilizzare la scienza, come forma di conoscenza, per sottrarsi alla sottomissione,
per non cercare di capire, di conoscere e vedere la conoscenza come forma di libertà,
per iniziare un cammino che porti gli esseri umani ad avere interessi comuni e nella comunanza di essi determinare una realtà socio-economica dove ogni essere umano
“possa dare secondo le sue capacità ed avere secondo le sue necessità.”
Seguire la corrente è facile, andare controcorrente è difficile!
Diventa semplice e normale se si è armati di conoscenza.
Galilei docet.
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