Una luce nel labirinto

Una luce nel labirinto
Non arrendersi mai.

una luce nel labirinto

una luce nel labirinto
Non sottomettersi mai.

domenica 3 dicembre 2023

Bertold Brecht

Lode al comunismo (1933) È ragionevole, chiunque lo capisce. È facile. Non sei uno sfruttatore, lo puoi intendere. Va bene per te, informatene. Gli idioti lo chiamano idiota e, i sudici, sudicio. È contro il sudiciume e contro l’idiozia. Gli sfruttatori lo chiamano delitto. Ma noi sappiamo: è la fine dei delitti. Non è follia ma invece fine della follia. Non è il caos ma l’ordine, invece. È la semplicità, che è difficile a farsi. La scritta invincibile (1934) Al tempo della guerra mondiale in una cella del carcere italiano di San Carlo pieno di soldati arrestati, di ubriachi e di ladri, un soldato socialista incise sul muro col lapis copiativo: viva Lenin! Su, in alto, nella cella semibuia, appena visibile, ma scritto in maiuscole enormi. Quando i secondini videro, mandarono un imbianchino con un secchio di calce e quello, con un lungo pennello, imbiancò la scritta minacciosa. Ma siccome, con la sua calce, aveva seguito soltanto i caratteri ora c'è scritto nella cella, in bianco: viva Lenin! Soltanto un secondo imbianchino coprì il tutto con più largo pennello sì che per lunghe ore non si vide più nulla. Ma al mattino, quando la calce fu asciutta, ricomparve la scritta: viva Lenin! Allora i secondini mandarono contro la scritta un muratore armato di coltello. E quello raschiò una lettera dopo l'altra, per un'ora buona. E quand'ebbe finito, c'era nella cella, ormai senza colore ma incisa a fondo nel muro, la scritta invincibile: viva Lenin! E ora levate il muro! Disse il soldato. Generale Generale, il tuo carro armato è una macchina potente spiana un bosco e sfracella cento uomini. Ma ha un difetto: ha bisogno di un carrista. Generale, il tuo bombardiere è potente. Vola più rapido d'una tempesta e porta più di un elefante. Ma ha un difetto: ha bisogno di un meccanico. Generale, l'uomo fa di tutto. Può volare e può uccidere. Ma ha un difetto: può pensare.
usercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjF4JIgqnuEPsj8RxKwGyWb_1f9a0TLxk2jeljy2pSN20rnOTFIH54k66SWQ1PwXISCsO4_xH5UCyWEciWzCna6LSbzJoPKbW1OwUGUnRJfEWu9oyWshJgd3ZKqZ8qudF6DpR1WbyhsihbnoI8oC1BKASImrAL2icr7grdBRuI2sa8MucadYaO5a5618Ac/s550/Pane.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; ">
Il nemico Al momento di marciare molti non sanno che alla loro testa marcia il nemico. La voce che li comanda è la voce del loro nemico. E chi parla del nemico è lui stesso il nemico. Bertold Brecht

Nessun commento: